LE RISAIE
L’Italia è il più grande
produttore europeo di riso e la più grande area risicola del paese si trova a
cavallo tra Piemonte e Lombardia, con complessivi
Ed è proprio questa discontinuità
temporale a causare il maggior danno.
Ogni qualvolta la risaia si svuota, tanto per scopi
agronomici, quanto per carenze idriche, una delle
specie più fastidiose delle nostre regioni, Ochlerotatus caspius, depone le sue
uova nel terreno umido. L'acqua, tornando in risaia, fa schiudere le uova e le
larve non trovano più predatori, scomparsi a causa dell'asciutta. Così in pochi
giorni le larve possono completare il loro sviluppo ed involarsi, coprendo
anche una decina di chilometri in cerca dell'ospite da pungere.
Per questa ragione le zanzare che nascono in risaia creano
un grosso problema per un area assai più vasta e popolosa
di quella in cui la cultura avviene.
Questo problema è andato sempre più aumentando negli
ultimi anni, a causa delle notevoli trasformazioni avvenute nel comparto, ma
anche per questioni ambientali complessive, come l’innalzamento termico e
l’inquinamento delle acque superficiali.
A stagione inoltrata, quando non si effettuano più
asciutte, altre zanzare prendono il sopravvento (Culex modestus, Anopheles maculipennis). Sono specie che depongono le loro uova
direttamente in acqua e si sviluppano insieme agli altri organismi acquatici.
Se fra questi vi è un buon numero di predatori, essi sono sufficienti a tenere
sotto controllo l'infestazione larvale.
Una volta che volano via queste zanzare si spostano meno e
sono meno aggressive delle precedenti.
In realtà alcune scelte agronomiche potrebbero aiutare la
lotta alle zanzare, ma si tratta di metodi da
migliorare, standardizzare ed applicare su vasta scala.
In attesa che tali scelte
agronomiche si affermino, il Monferrato ha scelto di difendersi attraverso un
progetto che copre oltre