La città di Casale Monferrato, dopo il primato negativo dell’ inquinamento da amianto causato dalla presenza di uno dei più grandi centri di produzione del fibrocemento, ha saputo reagire e oggi primeggia a livello mondiale quanto a progettazione e realizzazione delle bonifiche, ideazione e sperimentazione di processi innovativi. |
Il territorio casalese ha ottenuto dal Ministero dell’ Ambiente nel 1997, con il Programma Triennale di Tutela Ambientale (P.T.T.A.), un primo finanziamento pari a 14,7 milioni di euro, per alcune grandi opere: la bonifica dello stabilimento Eternit, la realizzazione di una discarica per amianto a Casale, la bonifica della sponda destra del Po, la rimozione dei tetti pubblici in “eternit” (scuole, ospedale, cimiteri, mercato…) e dei monitoraggi dell’ aria ambiente, della salute della popolazione e dello stato di degrado delle coperture. |
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E’ doveroso oggi assicurare ai cittadini l’ informazione sull’ attuale situazione ambientale del territorio, sulle iniziative a disposizione, sulle bonifiche già eseguite e sulle attività programmate per il futuro: |
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Nonostante il
lavoro già svolto, la conoscenza
della reale dimensione del problema
non è ancora completa. |
L’ Amministrazione Comunale proseguirà il programma di bonifica con determinazione con l’ obiettivo di raggiungere a breve il “PUNTO ZERO” oltre il quale non si parlerà più di interventi in programma, ma di esportazione delle esperienze acquisite. |
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Per ottenere ciò, è necessario che ognuno collabori: |
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L’ Assessore
all’ Ambiente Vito De Luca Casale Monferrato, ottobre 2009 |