Una nuova tariffa
per una maggiore equità contributiva
Pagare in proporzione ai rifiuti effettivamente prodotti: questo è l’obiettivo che si pone per Voi l’Amministrazione comunale, attraverso un percorso graduale, che prenderà il via già dalla prossima bolletta dei Rifiuti Urbani.
Negli ultimi anni il servizio ha avuto costi sempre maggiori, che il vecchio metodo di tassazione non consentiva di distribuire in maniera coerente con l’attività effettivamente svolta.
Ora, invece, le 30 categorie individuate (molte di più delle 13 vecchie categorie) consentono una più corretta classificazione del contribuente con riferimento alla produzione media dei rifiuti per categoria.
Cosa cambia per
le attività economiche?
Da quest’anno le utenze non domestiche sono
articolate in categorie con riferimento al codice ATECO (2007) dell’attività economica prevalente, come attribuito dalla Camera di Commercio di iscrizione.
Per ciascuna categoria sono stati individuati i coefficienti potenziali di produzione che hanno consentito una più equa tariffazione a metro quadro.
Per maggiore chiarezza: in basso riportiamo la
tabella suddivisa per attività economiche con le tariffe
per le utenze non domestiche (a cui sarà da
aggiungere
il tributo provinciale pari al 5%)