Un secolo dopo, nel 1865, con l’acquisizione da
parte del Comune di nuove aree, la superficie a verde pubblico venne
ampliata e, su progetto dell’ingegnere milanese Giuseppe Balzaretti, strutturata in modo simile a quello attuale. L’opera richiese ingenti lavori di preparazione:
demolizione del muro di cinta della Cittadella e del pozzo allora
esistente tra le carceri ed il giardino Mellana, costruzione di una rete
fognaria, movimenti terra per regolarizzare il suolo, abbattimento di
alcuni alberi. Creando uno dei primi esempi di giardino all’inglese in
Italia, vennero tracciati nuovi viali, seminati tappeti erbosi e messi a
dimora circa 600 alberi di alto fusto, 500 cespugli e 800 <<
pianticelle di boschina >> (spiree, ligustrum, envoymus, pyracantha…)
per una spesa complessiva di L. 47514,55, come risulta da una nota del
progettista datata 7 gennaio 1865. In epoche successive hanno trovato collocazione nei
giardini anche monumenti a casalesi illustri: Giovanni Lanza, Filippo
Mellana e Giuseppe Antonio Ottavi. Nel 1929 poi è stato inaugurato il
monumento ai Caduti, in forma di esedra con gradinata in cui spiccano le
figure in bronzo del Fante e della Primavera Italica, opera dell’llustre
scultore casalese Leonardo
Bistolfi. L’abbellimento della grande area di verde pubblico
è continuato nel tempo, grazie anche alle donazioni di piante rare o
esotiche di alcuni casalesi amanti della botanica. Oggi gli alberi più numerosi sono gli ippocastani
che ornano tutti i grandi viali creando, soprattutto all’epoca della
fioritura, un notevole effetto scenografico.
LE PRINCIPALI SPECIE ARBOREE Albizia: E’ comune negli Stati Uniti. Alto sino a 7
mt. ha i rami che si espandano in piani orizzontali e ne fanno un albero
adatto ad ombreggiare leggermente un tappeto erboso . Le foglie si
compongono di dozzine di foglioline. Dall’inizio dell’estate
all’inizio dell’autunno spuntano sopra le foglie , mazzetti
arrotondati di fiori rosa simili a piumini. Olmo: Originario d’Europa, Nord Africa, Asia sud
occidentale è molto usato come albero ornamentale , anche se attualmente
la sua esistenza è minacciata da una malattia ,’ la grafiosi’ . Può
raggiungere i 30 mt. La chioma , alta e stretta , a forma di cupola , ha
foglie ovali a margine dentato. Piccoli fiori rossi con stigmi bianchi
compaiono prima delle foglie e si sviluppano in frutti alati. Maclura Pomifera: Originari degli Stati Uniti, è a
crescita rapida, non ha parassiti e si adatta ovunque. Raggiunge i 20 mt.
ed ha i rami spinosi . Le foglie sono semplici e a margine intero : lucide
di colore verde scuro d’estate, acquistano una una bella tonalità
gialla in autunno. I fiori sono verdi ed insignificanti . I frutti, di
colore giallo verdognolo , sono globosi e simili ad arance. Davidia Involucrata : originaria della Cina, è il
tipico albero esotico da piantare su un tappeto erboso . alto da 6 a 10
metri, ha chioma espansa e foglie di colore verde brillante: I fiori sono
capolini sferici ricoperti da vistose brattee bianche, larghe circa 10 cm
e lunghe anche 17,5 cm. che ondeggiano alla brezza sembrano fazzoletti
sventolanti. Liriodendron: originario del Nord america, viene
detto anche ‘albero dei tulipani’ per la caratteristica forma dei suoi
fiori giallo-vedi con una striscia arancio alla base. Alto da 18 a 35
metri ha chioma colonnare o
conica. Le caratteristiche foglie, a 4 lobi con un’intaccatura
all’estremità, hanno un lungo picciolo e sono di colore verde intenso. Tiglio: E’ molto usato per alberature stradali e come
pianta ornamentale in parchi e giardini. Alto sino a 20-25 metri ha chioma
ampia e ramifica, foglie cuoriformi con margine dentato ed appuntite
all’estremità. Ippocastano: Originario dei balcani, è molto diffuso
in viali e parchi per il portamento maestoso
e la ricca fioritura. Alto sin a 35 mt., ha un tronco possente e
foglie palmate composte da foglioline di varia grandezza. I fiori sono
bianchi, raccolti in pannocchie diritte lunghe 25-30 cm. Vistose e
profumate. I frutti globosi e spinosi contengono 1-2 semi bruni e lucidi,
le cosiddette castagne d’India. Magnolia: sempreverde, originaria della parte
sud-orientale degli USA, è coltivata come ornamentale nell’Europa
meridionale. Alta al massimo 10 metri , ha chioma ampia e conica. Le
foglie sono coriacee, ovali di colore verde lucido superiormente,
vellutate e rugginose inferiormente. I grandi fiori bianchi sono molto
profumati e fioriscono a lungo, dall’estate al tardo autunno.
Platano: trova largo impiego nelle alberature
stradali ed in parchi e giardini, anche perchè è resistente
all’inquinamento, a potature energiche e cresce rapidamente. Alto fino
a 12-30 metri, ha un tronco diritto e possente dalla caratteristica
corteccia sfaldatesi in grandi e sottili placche. Le
foglie ampie assomigliano a quelle dell’acero. Le infruttescenze
sferiche, prima verdi e poi marroni, persistono sull’albero quasi tutto
l’anno. Betulla: E’ un albero della chioma rada e leggera,
tipico delle regioni settentrionali temperate, alto fino a 25 metri. La
caratteristica corteccia è liscia e sottile, bianca con piccole macchie
nere; le foglie triangolari con base arrotondata e margine dentellato
diventano giallo oro in autunno. I frutti sono coni penduli che dopo
l’inverno si sfaldano liberando semi alati. Quercia: Sin dagli albori dell’umanità ha assunto
un ruolo di primo piano nella vita della comunità ed il suo culto era
praticato da molti popoli. E’ un albero che può raggiungere i 45 metri
di altezza ed i 1.000 anni di vita. Il tronco è diritto e molto robusto;
la foglia è obovata con margine lobato, di color verde scuro e lucida
superiormente, più pallida e opaca inferiormente. I frutti sono ghiande a
forma ovato-oblunga, protetta da una cupola a squame. Faggio: Vive in quasi tutta l’Europa ed è
frequente in parchi e giardini, soprattutto
nella varietà a remi penduli o a foglie purpuree. Alto sino a 25 metri ,
ha un tronco diritto e regolare, con corteccia liscia grigio –argento.
La chioma è folta, le foglie sono lucide, con margine ondulato e di
colore verde scuro o purpureo a seconda della varietà. Ha i fiori
maschili e femminili in grappoli separati sullo stesso albero. GingKo Biloba: di origine cino-giapponese è considerato un fossile vivente. Può arrivare in 20 anni ad un’altezza di 15 metri. La chioma è stretta ed eretta da giovane, largamente espansa nell’esemplare adulto. Le foglie sono spesse, bilobate, a ventaglio con un’insenatura all’apice. Difficilmente attaccate da parassiti, sono di colore verde chiaro, in autunno prima di cadere diventano giallo oro. I fiori maschili e femminili, crescono su alberi separati: i frutti sono gialli e di odore molto sgradevole.
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