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LA GIUNTA DI CASALE ESPRIME PARERE NEGATIVO SULL’INSTALLAZIONE DELLA CENTRALE ELETTRICA A MORANO 1/10/2003
Dopo il black-out che ha paralizzato l’Italia nel fine settimana scorsa diventa di grande attualità il futuro delle nuove installazioni di centrali elettriche in Provincia.
A Casale da alcuni mesi si discute del progetto che prevede la realizzazione di una di esse a Morano Po e, proprio nell’ultima seduta straordinaria della Giunta di martedì, è stata approvata una delibera che esprime parere negativo su questa proposta di insediamento.
“ Non dobbiamo assolutamente, come ho già avuto modo di dichiarare, farci prendere dalla frenesia delle conseguenze del black-out - sottolinea l’Assessore alla Tutela Ambientale Riccardo Revello - Il nostro parere è motivato da una serie di osservazioni suffragate ad dati oggettivi che riguardano il previsto aumento dell’inquinamento atmosferico che ricadrebbe sui comuni circostanti, compreso Casale, che registra anche il parere negativo dell’ARPA per l’installazione di questo impianto in un’area considerata già critica sul piano ambientale”.
Il documento della giunta prende in esame alcuni aspetti, fra cui :
- che gli impianti già autorizzati, o che hanno ottenuto un giudizio di compatibilità ambientale positivo e che per tanto potranno entrare in servizio entro la fine del 2006 in Piemonte hanno una potenza complessiva di 2.271MWe e riguardano i siti di Chivasso, Moncalieri, Settimo (proponente Edison), Vercelli e Novara;
- che le ventuno nuove Centrali TermoElettriche già autorizzate in Italia compensano il divario fra energia elettrica richiesta (304.8 miliardi di Kwh) ed energia elettrica prodotta (270.3 miliardi di Kwh) dati questi riferiti al 2002;
- che oltre alle cinque CTE già autorizzate, in Piemonte sono stati prospettati ulteriori progetti per nuovi impianti, e nella fattispecie: Carmagnola (800 Mwe, proponente Edison Fiat, iter autorizzativo sospeso) Crescentino (400 Mwe, proponente Edison/Teksid, iter in corso), Alessandria - San Michele (800 MWe, proposto da Ansaldo, iter in corso) Borgo San Dalmazzo (800 Mwe, proponente Italcementi, sospesa), Novi Ligure (400MWe, proponente Electrabel, sospesa), Piossasco (400 MWe, proponente Edison/Fiat, sospesa), Leinì (400 Mwe, proponente Piemonte Energia, fine procedura), Cumiana (400 Mwe, proponente Cumiana Energia, in prospettiva), Settimo Torinese (400 MWe, proponente Elettra GLL, iter in corso), Salussola (400 Mwe, proponente Fiat Energia, in prospettiva), Livorno Ferraris (800 Mwe, Buzzi/E.ON, fine procedura), Magliano Alpi (1200 MWe, proponente Atel, iter in corso), Mondovì (100 Mwe, proponente ICL, iter in corso), Verbania (60 Mwe, proponente Acetati Italpet, iter in corso), Alessandria – Osterietta (100 Mwe, Enel, ristrutturazione autorizzata) Morano sul Po (800 Mwe, proponente EGL, iter in corso);
Si prende inoltre atto che la società Morano Energia ha presentato istanza di autorizzazione al Ministero delle Attività Produttive per l’installazione di una centrale a ciclo combinato turbogas nel comune di Morano in data 18 luglio 2003 e che in conseguenza di ciò il Ministero ha dato avvio al rilascio del giudizio di compatibilità ambientale.
A seguito di queste procedure si rileva, nella Delibera approvata dalla Giunta, che parere negativo è stato espresso dall’ARPA regionale, che un giudizio cautelativamente negativo è stato espresso tramite delibera dalle giunte provinciali di Alessandria e Vercelli e che durante le Conferenze dei Servizi tenutesi a Torino e Morano anche la quasi totalità dei sindaci dei territori coinvolti o confinanti con l’infrastruttura si sono detti contrari.
Il documento presenta inoltre una serie di aspetti di criticità legati alla prevista centrale, e precisamente che gli scenari di riferimento ipotizzano un sostanziale peggioramento di tutti i parametri di inquinamento per l’intero territorio (NOx, PM10, elettromagnetismo per le nuove linee degli elettrodotti e inquinamento acustico); che cinque comuni compresi nell’intorno di quaranta Km quadrati dalla centrale sono nella zona più critica (comuni classificati in Zona 1) e vale a dire Trino, Morano, Casale, Coniolo, Vercelli; che vista la prevalenza dei venti NNO riscontrabile dalla relazione dell’ARPA, Casale M.to si troverebbe per il 93%, in termini di frequenza, sotto vento rispetto il sito della centrale; che per Casale tali valori causerebbero un innalzamento dell’inquinamento atmosferico provocando il superamento delle soglie previste dalle normative nazionali ed europee; inoltre non bisogna dimenticare la profonda preoccupazione derivata dallo studio epidemiologico del SIA (Servizio Igiene Ambientale) che prende a riferimento le cause di mortalità negli anni 1995 – 1997 nei distretti sanitari di Trino V.se, Vercelli, Casale M.to e che evidenzia valori superiori alla media regionale per le patologie influenzate dalle condizioni della qualità dell’aria; infine, il sito scelto è inidoneo per l’alto rischio idro-geologico e perchè è soggetto a vincolo PAI.
In conclusione nella delibera della Giunta casalese si fa anche riferimento ad una dichiarazione del Gestore della Rete Del Trasporto Nazionale dell’energia elettrica che evidenzia come le reti in Italia ed in particolare in Piemonte siano del tutto inadeguate e che quindi una nuova installazione è svincolata dal sito specifico e costringerebbe alla realizzazione di nuovi collegamenti sia elettrici che di alimentazione a gas, provocando un ulteriore impatto sul territorio.
A fronte di tutte queste rilevazioni la Giunta ha approvato e reso immediatamente esecutivo il documento che esprime “parere negativo alla proposta di insediamento di una centrale termoelettrica a ciclo combinato della potenzialità di circa 800MW nel Comune di Morano Po presentata dalla società Morano Energia” e richiede “alla Regione Piemonte qualora intenda dare parere positivo all’installazione della CTE di Morano, di redarre uno studio di impatto ambientale che tenga conto della somma degli effetti causati da tutte le centrali già costruite nella zona più quelle che verosimilmente potranno essere attivate in un futuro prossimo”.