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DUE IMPORTANTI PROGETTI DEL CESOR, FINANZIATI DALL’UNIONE EUROPEA, SONO STATI ATTIVATI A CASALE 28/4/2003
C’è davvero grande soddisfazione al CESOR di Casale Monferrato per l’accettazione e il finanziamento con fondi strutturali europei di due progetti che, presentati nei mesi scorsi, hanno trovato accoglimento da parte della commissione europea esaminatrice.
Si tratta dell’iniziativa “ VIVERE LA CITTA’”, che ha ottenuto un finanziamento di 57.503 € e del progetto “DIRE FARE PARTECIPARE” che è stato finanziato con 60.000 €.
Entrambi si rivolgono alle fasce più deboli della popolazione, con particolare riguardo al mondo femminile.
Ripercorriamo la storia della vicenda.
Al fine di intercettare finanziamenti previsti dal Fondo Sociale Europeo e contenuti nel bando regionale emesso nell’agosto del 2002, si è costituito un gruppo di lavoro comprendente 8 funzionari dei diversi uffici del Comune, con il coordinamento del dott. Enrico Malavasi, responsabile del Cesor.
Gli altri componenti del gruppo sono: l’architetto Simona Cane per il settore Urbanistica, l’architetto Simona Coggiola dell’ufficio Ecologia, il dottor Franco Rovere del settore Servizi Sociali, la dottoressa Laura Gallea del settore Sviluppo Economico, il signor Maurizio Marchese dell’ufficio Personale, la dottoressa Luisa Zavanone dell’ufficio Relazioni con il Pubblico ed il dottor Roberto Bracco responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive.
Il team ha seguito un corso di formazione curato dalla società “Poliedra” di Torino, esperta nelle tecniche di progettazione, che ha poi seguito l’attività operativa durante la realizzazione delle proposte.
“Si è trattato di un’attività del tutto nuova per i nostri uffici. Infatti, per la prima volta ed in maniera coordinata, i funzionari dei diversi uffici hanno lavorato su un progetto comune e “trasversale”- commenta il dott. Enrico Malavasi, coordinatore del gruppo di lavoro – Devo inoltre esprimere la soddisfazione di aver visto che il risultato del progetto “Vivere la città” è stato lusinghiero: infatti si è classificato al 13° posto, su un totale di 216 proposte presentate.”
Vediamo di illustrare gli aspetti rilevanti sui quali si articola il progetto “Vivere la città”.
L’idea di fondo è quella di migliorare la qualità della vita degli abitanti residenti nel Comune, offrendo una sincronizzazione degli orari dei tempi della città: apertura al pubblico degli uffici pubblici, degli uffici privati, delle scuole…
Si è partiti dall’analisi della realtà sociale del territorio, ponendo come prima considerazione il fatto che l’invecchiamento della popolazione e il declino delle nascite affondano le radici anche nella difficoltà di conciliare vita privata e vita professionale. Poiché la carta da giocare per la crescita del territorio è lo sviluppo del terziario, sono necessarie risorse economiche e di tempo. Ecco perché bisogna ripensare alla distensione dei tempi, agevolando così le donne in modo specifico. Tenendo conto di queste premesse il progetto intende svilupparsi secondo questi obiettivi: favorire la flessibilità di orario dei servizi, conciliare i tempi all’interno dell’Ente, desincronizzare i tempi cittadini, sperimentare un modello di scambio e di uso del tempo tra cittadini e favorire la diffusione della cultura di parità e di una nuova concezione dei tempi.
Il primo risultato concreto del progetto sarà l’attivazione dell’iniziativa “Il martedì in Comune” .
L’azione prevede – in via sperimentale e per un periodo non inferiore a sei mesi- una giornata dedicata ai cittadini ed alle cittadine, in cui gli uffici comunali rimarranno aperti al pubblico dalle ore 8 alle 18 con orario continuato, consentendo l’accesso alle informazioni e alla attivazione delle pratiche. I lavoratori interessati al progetto sono 211, di cui 132 sono donne.
L’organizzazione dell’iniziativa si è messa in moto e quanto prima partirà una massiccia informazione al pubblico per la sperimentazione dei primi sei mesi.
Il secondo progetto, denominato “Dire fare partecipare”, è stato realizzato con la collaborazione della Società consortile “Monferrato Langhe Roero” e si rivolge in modo specifico alla valorizzazione della componente femminile. Gli obiettivi sono essenzialmente questi: promuovere l’imprenditorialità femminile, favorire l’inserimento sociale e culturale della donne, con particolare riferimento a quelle che si trovano in condizioni di esclusione sociale, promuovere l’inserimento lavorativo della donne, tramite percorsi di accompagnamento specifico per colf e baby sitter.
Nell’ambito del progetto è prevista l’apertura di un centro di ascolto per le donne alla scuola Leardi che metterà a disposizione un gruppo di professionisti ( psicologa, ginecologa, medico di base, esperto scolastico, avvocato…) che per 7 ore alla settimana sarà a disposizione di tutte le donne bisognose di aiuto.
“Ritengo si tratti di due iniziative di grande impatto sociale – commenta l’assessore Gianni Crisafulli- che saranno capaci di offrire alla nostra città una occasione credo unica di sostegno concreto al mondo femminile. Sono grato per la positiva riuscita del lavoro al gruppo di funzionari comunali e al coordinatore Enrico Malavasi , congiuntamente alla professionalità dimostrata dalle società Poliedra e Monferrato Langhe Roero nell’elaborazione di questi progetti di qualità. Il lusinghiero risultato ottenuto dimostra che intercettare i Fondi Europei si può, quando si mettono in campo professionalità e capacità progettuale. Credo che intervenire sui tempi della città sia un’occasione capace di migliorare la qualità della vita a livello individuale, con positive ricadute sull’immagine generale della città, che diventa così più vivibile , più ospitale e più adattabile alle esigenze delle persone che ci vivono. Per quanto riguarda l’azione rivolta al mondo femminile sono assolutamente convinto che in un Comune dove le donne sono molto più della metà degli abitanti, sia nostro dovere impegnarci concretamente per offrire pari opportunità e occasioni di inserimento professionale”
L’attività del gruppo di progettazione coordinato dal Cesor, intanto, prosegue.
Da pochi giorni è giunta notizia dell’accoglimento del progetto “EQUAL” dedicato all’occupazione femminile, mentre si lavora all’ “Agenda 21”, progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente sui temi dell’educazione e rispetto ambientale.