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Baviera: i tagli di organico nelle scuole sono in contraddizione con gli obiettivi della nuova riforma. 18/4/2003
Il prossimo anno scolastico potrebbe portare una amara sorpresa alle famiglie casalesi.
Infatti, a seguito della legge finanziaria che fissa per ogni regione un “tetto” numerico invalicabile di insegnanti, si prevede per la nostra Provincia un taglio di 23 posti che verrebbero utilizzati per istituire posti nelle scuole medie superiori, secondo il meccanismo della compensazione. Dal punto di vista pratico ci sarà una riduzione di insegnanti sul tempo pieno e sui posti di lingua straniera, nelle classi elementari.
Verrebbero negati a Casale, secondo quanto è emerso da un documento delle Organizzazioni Sindacali che hanno incontrato il Dirigente CSA di Alessandria, 3 classi a tempo pieno e 3 posti per l’insegnamento della lingua straniera.
Sull’argomento è intervenuto l’Assessore alla Pubblica Istruzione Carlo Baviera che ha inviato un documento al Dirigente CSA Paola D’Alessandro, nel quale dichiara:
“Dopo essere venuti a conoscenza degli orientamenti per l’anno scolastico 2003/2004 relativi agli organici di personale e alla istituzione di classi a tempo pieno e ritenendo che le soluzioni adottate penalizzino pesantemente la nostra realtà locale, chiediamo che venga riconsiderata ogni decisione (o ipotesi), con la possibilità di assegnare tutti i posti di tempo pieno richiesti e di non penalizzare gli organici di lingua straniera e/o di sostegno. Il Comune di Casale Monferrato ha sempre contribuito in modo efficace e con costi ingenti a fornire servizi scolastici (pre e post scuola, integrazione sostegno ecc.) per rispondere alle esigenze sempre più crescenti delle famiglie. Con la soluzione prospettata la nostra città sarebbe invece fra quelle più penalizzate in ambito provinciale e si scaricherebbe sulle famiglie un costo aggiuntivo che solo le fasce medio-alte potrebbero sostenere, aggravando la situazione per una grande quantità di utenti. Il Comune, che pure ha subito tagli economici e cui vengono addossate competenze aggiuntive, non è certamente in grado di sostituirsi al CSA nel fornire altri servizi. La conseguenza di tutto ciò sarebbe un peggioramento generalizzato ed un impoverimento dei servizi scolastici, che non sono uno sfizio, ma una forte esigenza per i nostri utenti. Sarebbe addirittura un tornare indietro ed una contraddizione anche rispetto agli obiettivi della nuova riforma.
Riteniamo che, anche a fronte delle necessità di una maggior razionalizzazione dell’esistente, tutti coloro i quali sono preposti a tale fine e hanno a cuore le nostre istituzioni scolastiche, debbano impegnarsi a difendere il mantenimento della qualità attuale dell’offerta formativa; è pertanto indispensabile, come richiesto dalle Dirigenze Scolastiche della scuola primaria della nostra città, riconoscere le classi a tempo pieno e gli organici relativi all’insegnamento della lingua straniera e del sostegno, per evitare anche la sfiducia delle famiglie nell’Amministrazione