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Revello: “Non è più tempo di promesse. Occorre attivare la convenzione con l’AIPO per il Servizio piena del Po” 15/4/2003
L’Assessore alla Tutela Ambientale del Comune di Casale Monferrato Riccardo Revello interviene con determinazione e richiede a tutti gli Organi competenti di attivare in tempi strettissimi la convenzione con l’AIPO (ex Magistrato per il Po), al fine di garantire con efficienza il “Servizio piena” riguardante il Po e i Comuni che sono attraversati dal suo corso.
Venerdì scorso l’Assessore ha inviato una lettera al Prefetto, alla Regione Piemonte, al Responsabile nazionale del servizio di Protezione Civile dott. Bertolaso e, naturalmente, all’AIPO per esprimere la forte preoccupazione, dettata dalla necessità di fornire reali garanzie al territorio ed ai cittadini.
Ripercorriamo le tappe di questa vicenda.
L’AIPO, che dipende direttamente dal Ministero dei Lavori Pubblici, è l’organismo che ha la competenza di vigilare ogni volta che i livelli del fiume Po si attestano su parametri di rischio. La tratta che va da Crescentino a Valenza, occupando il territorio casalese, è di circa 80 km ed è monitorata da 2/3 operatori, che sono, come è facile comprendere, insufficienti per un percorso così esteso. Dopo un incontro richiesto dal Comune di Casale ed avvenuto nel 2002 nella sede AIPO di Parma, si è arrivati all’intesa di stipulare fra le parti una convenzione di servizio che dia la possibilità di aumentare le persone delegate al controllo preventivo. Il direttore AIPO, ing. Telesca ed il responsabile della fascia fluviale locale, ing. Condorelli avevano dichiarato in quell’occasione piena disponibilità per il raggiungimento dell’accordo che garantisse un aumento adeguato di personale, visto che l’AIPO stessa non era in grado di provvedere. Preso atto dell’esito positivo dell’incontro, il Comune è passato con tempestività, grazie al gruppo di Protezione Civile e all’Associazione Nazionale Alpini, ad identificare circa 80 persone pronte a fornire la presenza, a turno, nelle 12 postazioni previste nel tratto di pertinenza del corso del Po. Costoro hanno offerto la loro disponibilità ed è stata subito prevista l’opportuna dotazione di mezzi e di attrezzatura adeguata.
Facendo sempre conto sulla impossibilità da parte dell’AIPO di fornire il personale adeguato al controllo su un territorio così vasto, da gennaio sono iniziati una serie di incontri tra i Comuni che insistono sulla fascia fluviale interessata, per definire tutti i dettagli organizzativi: compiti, competenze, mezzi di comunicazione…Il Comune di Casale ha dato disponibilità, in quell’occasione, di utilizzare le strutture del COM come centro di reperimento di tutte le informazioni utili.
Questa la vicenda fino a lunedì mattina, quando è arrivata una “doccia fredda” sulle aspettative.
Infatti, durante un convegno svoltosi al Politecnico di Alessandria, il responsabili AIPO Telesca e Condorelli hanno ancora una volta ribadito le difficoltà di organico ed economiche che l’Ente sta attraversando, aggravate anche dai recenti fatti legati ad una indagine che la Magistratura sta svolgendo sull’operato di alcuni funzionari.
L’iniziativa avviata con il Comune di Casale, però, non è emersa.
“ Credo che non si possa aspettare neanche un minuto di più- afferma l’Assessore Riccardo Revello - La preoccupazione della gente del nostro territorio, dopo i recenti fatti alluvionali, resta grande. Bisogna che si arrivi subito alla convenzione tra Casale e gli altri Comuni disponibili da una parte e AIPO dall’altra per dare una reale garanzia di servizio efficace. E’ necessario che l’organismo che ha il compito di tutelare la sicurezza concluda questa pratica con le Amministrazioni locali. D’altro canto l’AIPO aveva espresso l’impegno di rendere operativa la convenzione dai primi di marzo, iniziando anche un’attività di formazione per le persone che si erano dette disponibili. E’ giunto il momento che si passi dalle parole ai fatti”.