Comunicati Stampa



Il Museo Civico raddoppia 15/3/2003
Una ristrutturazione da 400.000 euro
Saranno terminati a fine maggio i lavori in corso al Museo Civico di Casale Monferrato, che consegneranno alla città una superficie espositiva raddoppiata rispetto all’attuale.
La ristrutturazione è costata circa 400.000 € e l’allestimento ha richiesto circa 200.000 €: il 60% della somma complessiva è stato finanziato dalla Regione Piemonte e il Comune di Casale ha provveduto a coprire il resto.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Casale Carlo Baviera ha sottolineato come “il completamento dei lavori e dell’allestimento sarà motivo di grandissima soddisfazione per l’Amministrazione e per la città: dalla sua apertura nel 1989 con la Sala delle Lunette, il Museo Civico si è notevolmente ingrandito nel 1995 con la Pinacoteca e la Gipsoteca Bistolfi. Ora raddoppia la sua superficie espositiva, con un allestimento che vedrà le collezioni sistemate in un percorso temporale che partirà dalla fine del secolo XIV per giungere all’inizio del secolo XX”.
Ci sarà un loggiato con bassorilievi dei secoli XV e XVI mai esposti prima.
Una Sala Video proietterà filmati relativi al patrimonio storico, culturale e architettonico di Casale, soffermandosi di volta in volta sulle aree di interesse archeologico, sulle collezioni e così via, promuovendo pacchetti turistici di particolare significato, come l’itinerario che collegherà idealmente il Museo Civico con il Palazzo Municipale per la visita ai dipinti di Francesco Lorenzi e il Castello, oggetto pure esso di restauro.
Le collezioni del Museo Civico potranno inoltre contare per il nuovo allestimento sulla presenza del deposito di dipinti e disegni di Angelo Morbelli. Gli Eredi Morbelli di Casale hanno da poco confermato la convenzione triennale che lascia in deposito al Museo Civico le 15 opere del pittore alessandrino di loro proprietà, comprendenti oli su tavole con paesaggi montani, oli su tela ad argomento agreste e un pastello preparatorio per il celeberrimo “Scia chi…Fastidi!”, tutti esempi significativi dell’abilità artistica raggiunta dal pittore alessandrino come testimone del momento particolarissimo di vita lombarda di fine ‘800 e come fedele interprete della tecnica divisionista.
Sempre per quanto riguarda il patrimonio storico artistico casalese, allo studio dei diversi responsabili un progetto che vedrà coinvolti la Diocesi di Casale Monferrato, il Comune, la Fondazione ONLUS di Arte, Storia e Cultura e Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale e l’Ente Parco Naturale e Area Attrezzata del Sacro Monte di Crea.
Si tratta di coordinare la promozione, la valorizzazione e la fruizione storico artistica dei quattro diversi attori per quanto riguarda la Cattedrale di Sant’Evasio e il Tesoro della Cattedrale, il Museo Civico e la Gipsoteca Bistolfi, la Sinagoga e il Museo Ebraico e le Cappelle del Sacro Monte di Crea: attraverso la diffusione di manifesti e pieghevoli pubblicitari che valorizzino una “immagine integrata”, oltre a un coordinamento di orarti di apertura al pubblico e l’istituzione di una “carta cumulativa” per la visita alle strutture museali (con durata annuale e possibilità di sconti).
A proposito della Convenzione per la Rete Museale l’Assessore Baviera si è detto “particolarmente felice che si sia potuto finalmente realizzare questo accordo per la costituzione di una rete museale monferrina e per la collaborazione, che si intensifica, con gli altri Enti per la promozione comune del turismo culturale. La città ne trarrà sicuramente un beneficio e i visitatori potranno contare sull’offerta non solo di una parte della città o di un singolo monumento, ma dell’insieme di quelli che sono i nostri punti di forza, cui si aggiunge il Parco di Crea con il percorso naturalistico e la Cappella del Paradiso. I Musei casalesi parleranno con una voce sola e saranno uniti con gli interlocutori provinciali e regionali. Desidero ringraziare, per aver contribuito a questo risultato, la Diocesi di Casale Monferrato, la Comunità Ebraica e l’Ente Parco di Crea”.