Comunicati Stampa



BILANCIO: NON MANCANO 12 MILIONI DI EURO 9/12/2002
L'Assessore Gagliardini vuole chiarezza

E’ una notizia totalmente infondata e lesiva dell’immagine non tanto della Giunta, ma dell’intero comune di Casale Monferrato.
Il Comune è solvibile e non ha debiti fuori bilancio quindi è grave affermare, come è stato fatto, che vi sia un buco o che manchino i soldi.
Il bilancio è in equilibrio.
Nel 2002 abbiamo previsto di realizzare progetti importanti per la città e ci siamo impegnati a trovare finanziamenti sia pubblici che privati: segno di un’amministrazione vivace, che ha voglia di fare per la città che rappresenta. Alcuni finanziamenti importanti sono stati intercettati, altri non sono stati ottenuti per il 2002, ma non avendo ricevuto risposta negativa, perseveriamo nella richiesta.
Quindi intendiamo continuare a sostenere i nostri progetti proponendoci di rinviarli al prossimo anno. Questo non significa non sapere fare i conti, ma scontrarsi con i tempi, le difficoltà economiche e la burocrazia istituzionale
Facciamo due conti insieme.
1) Il progetto di interconnessione con l’acquedotto. Sarà realizzato. I fondi regionali per il potenziamento delle reti idriche sono stati assegnati direttamente alla AMC che è stata individuata come soggetto incaricato delle opere. Quindi il finanziamento “esce” dal bilancio del comune dove rappresentava una “partita di giro”. Si tratta di una cifra di 5.784.316,00 Euro
2) La piscina. L’Amministrazione ha fatto un elenco di priorità. La piscina, molto importante per la città, non figurava comunque nelle prime posizioni. Abbiamo prevista di realizzarla attraverso una sinergia pubblico/privato. La Regione, alla quale abbiamo chiesto un contributo nell’ambito delle opere connesse alle Olimpiadi invernali, non ci ha detto no. Noi stiamo sollecitando una risposta. Si tratta di un progetto al momento solo rimandato. La cifra è di 3.165.000, 00 di Euro
3) Le multe. La cifra complessiva è esatta ed è stata calcolata sulla base delle iscrizioni a ruolo delle ammende non pagate dal 99 al 2001. Non è stato un problema di previsione, ma di riscossione. Abbiamo recuperato attraverso la esattoria solo il 40% circa. La parte non incassata poteva essere indicata in bilancio a residuo, come credito, ma non è stato fatto per un’operazione di trasparenza sia riferita al bilancio in corso che a quelli futuri. Ci siamo attenuti ad un CRITERIO DI BUONA AMMINISTRAZIONE.
Per quanto riguarda la critica rivolta all’Amministrazione da alcuni Consiglieri circa una presunta insufficiente informazione in merito alla variazione di bilancio, questa è stata illustrata in sede di commissione bilancio dal rag.capo dott.ssa Ubertazzi e tutta la documentazione relativa è stata messa a disposizione dei Sigg. Consiglieri.