Comunicati Stampa



La Caserma dei Carabinieri deve rimanere a Casale 23/10/2002
Continua l’impegno dell’Amministrazione Casalese per dotare l’Arma dei Carabinieri di una struttura idonea in città.


Continua l’impegno dell’Amministrazione Casalese per dotare l’Arma dei Carabinieri di una struttura idonea in città.
Il sindaco di Casale Monferrato Paolo Mascarino era già intervenuto con decisione contro l’ ipotesi di trasferimento ad altra sede della Compagnia Carabinieri. Nei giorni scorsi insieme all’Assessore Luigi Merlo ha incontrato il Prefetto di Alessandria Vincenzo Pellegrini chiedendo un impegno da parte sua per evitare che Casale perda la Caserma. All’incontro erano presenti il comandante provinciale Colonnello Pagano, il Capitano Paganuzzi che ha il comando della stazione di Casale Monferrato, il vice prefetto dott Castaldo, l’Ing Monti Direttore del Demanio provinciale.
Sull’edificio di corso Giovine Italia pende una ingiunzione di sfratto che diventerà esecutiva nel giugno del prossimo anno. Il fabbricato, inoltre, non è più idoneo, dato il cattivo stato di conservazione e l’inadeguata disponibilità di locali. Il sito per la costruzione della nuova caserma è da tempo stato individuato dall’Amministrazione Casalese ed il progetto per la costruzione contiene già la definizione dei costi. L’immobile individuato ( a fianco degli ex magazzini eternit) però è passato dalla competenza dell’Agenzia del Territorio ( ex UTE) all’Agenzia del Demanio. Poiché il canone d’affitto è particolarmente elevato, superiore ai 100.000 euro all’anno, la valutazione sulla nuova struttura proposta per ospitare la nuova sede dei carabinieri rientra nella competenza di Roma. L’Ing Monti si è impegnato ad inoltrare la pratica agli uffici della Capitale ed il Prefetto a sostenere la richiesta del Comune di Casale Monferrato
Al termine dell’incontro l’Assessore Merlo ha dato la sua totale disponibilità a fornire tutta la documentazione che giustifica la scelta del nuovo immobile, a fianco degli ex magazzini eternit. Esiste infatti un protocollo d’intesa tra Demanio, Comune, Regione e Ministero della Difesa.