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A Torino per la Corte d'Appello. All'Assessore Merlo l'incarico di sovraintendere
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30/9/2002
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L’Assessore Luigi Merlo, con delega all’Urbanistica, Viabilità e Patrimonio, e’ stato incaricato di sovrintendere e coordinare per conto dell’Amministrazione comunale di Casale Monferrato il progetto di candidatura della Città di Casale Monferrato a sede della Corte d’Appello del Piemonte Orientale.
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L’Assessore Luigi Merlo, con delega all’Urbanistica, Viabilità e Patrimonio, e’ stato incaricato di sovrintendere e coordinare per conto dell’Amministrazione comunale di Casale Monferrato il progetto di candidatura della Città di Casale Monferrato a sede della Corte d’Appello del Piemonte Orientale. Un’ investitura ufficiale che giunge a seguito di un impegno condotto da mesi , soprattutto da quanto l’amministrazione casalese aveva deciso di costituire un Comitato Promotore composto dagli esponenti politici locali, da rappresentanti degli ordini professionali e delle Associazioni di categoria, predisponendo un apposito studio di fattibilità. “ Il nostro impegno – evidenzia l’Assessore Merlo- è quello di dare forza progettuale alle nostre richieste, mantenendo costante il dialogo con le Istituzioni preposte. Lunedì 7 Ottobre saremo in Regione, con il Comitato Promotore, per presentare il progetto di fattibilità della corte d’Appello al Presidente del consiglio regionale ed ai gruppi consiliari.” L’Assessore Merlo ed i membri del Comitato sono fermi nel sostenere che Casale è la località più adatta per ospitare la seconda Corte d’Appello. Già in passato la città aveva ospitato tale istituzione: All’inizio del secolo scorso la giurisdizione casalese copriva parte del Piemonte e si estendeva anche in Lomellina. “ Ma quello che da concretezza alla nostra richiesta è l’esistenza di una sede idonea. L’ ’Amministrazione comunale infatti è già a buon punto con i progetti che riguardano l’ex caserma Bixio” conclude Luigi Merlo. A proposito della caserma Bixio, in uno degli ultimi incontri, poco prima delle vacanze estive, era stato presentato da parte degli architetti Ettore Bellingeri e Daniele Muzio il progetto di recupero dell’area occupata dall’edificio. Dei circa 120.000 metri quadrati della caserma, circa 55.000 verranno utilizzati per la Corte d’Appello, secondo un piano già discusso con la Sovrintendenza e con il Demanio. L’area predestinata alla sede della Corte d’Appello offrirà la possibilità di ampi parcheggi interni e una grande facilità di collegamento con lo svincolo autostradale. La ristrutturazione, secondo i progettisti, avrebbe un costo contenuto, stimato su una spesa di circa 500 € al metro quadro. I tempi di realizzazione preventivati sono di circa tre anni, ma già in un anno e mezzo si potrà rendere operativa la sede con un numero parziale di sezioni e relative aule di udienza.
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