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LE CASERME DI CASALE DIVENTERANNO AREE DI SERVIZI INTEGRATE NELLA CITTA’
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26/7/2002
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Convocato un “tavolo di concertazione” con tutte le parti interessate all’acquisizione degli immobili per riconvertirli a nuove funzioni.
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La città di Casale Monferrato è stata, nel passato, un luogo di importanza strategica per le Forze Armate, tanto che, nei decenni trascorsi, la presenza di militari di leva nelle diverse caserme era davvero notevole. Oggi questi edifici oggi sono totalmente inutilizzati e, poiché si trovano inseriti nel tessuto urbano, è necessario recuperarli prima che diventino aree degradate. E’ proprio da questo presupposto che ha preso l’avvio il progetto dell’Amministrazione Comunale, che ha convocato un “tavolo di concertazione” con tutte le parti interessate al fine di prevedere l’acquisizione degli immobili per riconvertirli a nuove funzioni. L’Assessore all’Urbanistica Luigi Merlo ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo alle tre caserme casalesi con l’arch. Visconti, della Sovrintendenza ai Beni Storici ed Architettonici del Piemonte, l’arch. Fumagalli, responsabile del Settore Accordi di Programma della Regione, l’arch. Olivero, del settore Urbanistica della Regione e dell’ing. Allegroni, dell’Agenzia del demanio di Alessandria. Il sopralluogo ha interessato la caserma Mameli di via Cavour, che occupa una superficie di 60.000 metri quadri, la caserma Bixio di Corso Duca d’Aosta, che occupa una superficie di 120.000 metri quadri e la caserma Mazza di Corso Verdi, che occupa una superficie di 200.000 metri quadri. “Si tratta di aree di grande interesse per le quali bisogna programmare il riutilizzo, dando così impulso allo sviluppo della città attraverso un progetto di qualità - ha affermato l’Assessore Merlo - L’iniziativa che l’Amministrazione ha posto in essere è la più organica fra quelle realizzate finora in tutto il Piemonte, perché prende in esame in un unico progetto tutti gli immobili dismessi in Casale dalle Forze Armate”. Le probabili destinazioni tengono conto della normativa vigente che rende possibile la valorizzazione ed il riuso delle caserme attraverso la definizione di un accordo di programma che ne identifichi il cambio di destinazione. Per la caserma Mameli si prevede la trasformazione in area per servizi di interesse generale, con la realizzazione di un parcheggio multipiano a servizio del centro storico. Con un intervento di carattere conservativo si farà in modo che l’edificio mantenga l’aspetto esistente. La caserma Mazza, invece, sarà abbattuta e, sull’area occupata attualmente, sorgerà una zona con destinazione commerciale e direzionale. Per la caserma Bixio si ipotizza la destinazione del 40% della superficie con il recupero di alcuni edifici (la palazzina comando, le costruzioni collaterali e la palestra) per ospitare la seconda Corte d’Appello che dovrà essere istituita in Piemonte. Per il 60% rimanente l’ipotesi è di dare destinazione di edilizia residenziale con tipologia di villette monofamiliari immerse nel verde. Questa ipotesi globale ha trovato convergenza da parte di tutti i soggetti presenti al sopralluogo e, pertanto, a settembre sarà proposta una convocazione della commissione urbanistica che avrà il compito di stendere una bozza di protocollo d’intesa da sottoporre a tutte le parti interessate affinché si definisca l’accordo di programma. Un dato interessante emerge dalla previsione del costo di tutta l’operazione che, consentirà al Comune di ottenere la caserma Mameli praticamente a costo zero. “L’elemento singolare e, per il momento, unico nel panorama della nostra Regione è che tutti gli Enti competenti sono riuniti nella concertazione del piano – ha continuato l’Assessore Merlo - E’ una grande opportunità per la città di Casale, che darà, grazie anche all’impegno di abbreviare i tempi, una concreta valorizzazione di ampi spazi inseriti nel tessuto urbano”. Sempre in questa ottica l’Amministrazione ha aperto un altro confronto con Sovrintendenza, Demanio, Regione e Provincia per il recupero ed il riutilizzo di altri immobili di proprietà dello Stato oggi abbandonati o sottoutilizzati. Si tratta dell’ex carcere, di Palazzo Baronino, dell’ex panificio militare e di piccoli appezzamenti di terreno nei dintorni della Cittadella. Per valutare le possibilità e le opportunità di recupero di questi immobili ci sarà alla sala Baronino un incontro il prossimo 10 settembre. “Ci auguriamo che il confronto sia proficuo e porti ad un ulteriore passo in avanti per la riqualificazione della città – ha concluso l’Assessore Merlo - Alcune ipotesi sono già state avanzate e nell’incontro di settembre capiremo se potranno trovare concretezza. Lo sviluppo economico e sociale della città potrà avvalersi del completamento del recupero di questi edifici per un uso più consono ai bisogni della collettività”.
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