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CONFERENZA DEI SERVIZI BRITISH GAS
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11/4/2001
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Unanimità di intenti tra i partecipanti alla conferenza dei servizi svoltasi all’Assessorato Regionale all’Ambiente a Torino nella mattinata di mercoledì 11 aprile che ha avuto per oggetto la richiesta della ditta British Gas MIDI di effettuare prospezioni geologiche nel Piemonte Orientale. Oltre ai dirigenti e tecnici della Regione erano presenti i rappresentanti di Arpa, ASL, parchi e aree protette di tre province e numerosi sindaci delle zone interessate alla ricerche di idrocarburi. Per il Comune di Casale era a Torino l’assessore Elena Sassone insieme ai rappresentanti dei Comuni Monferrini di San Giorgio, Sala, Rosignano, Coniolo e Ozzano.
Tutti i presenti hanno evidenziato, in modo concorde, le carenze del progetto (soprattutto la mancanza di indicazioni precise sulle collocazioni delle prospezioni), impossibili da superare anche stabilendo prescrizioni la ditta ed hanno chiesto che il progetto fosse ripresentato con la procedura di valutazione di impatto ambientale. Una decisione spettante alla Regione dopo aver valutato le osservazioni fatte pervenire da privati ed enti pubblici: il solo comune di Casale insieme ai Comuni del Monferrato ha portato una lista di 25 punti, più le osservazioni dei Consiglieri Comunali quelli del Circolo Verde Blu e dell’Associazione ITTAS che vanno da aggiungersi alle molte già inoltrate in Regione da tanti cittadini. Anche l’ASL 21 ha consegnato una relazione circa eventuali pericoli soprattutto per il pescaggio dei pozzi d’acqua.
Come termine per la risposta è stato fissato il 6 maggio, ma l’esito sembra scontato visto, appunto, l’unanimità dell’assemblea.
"Ci siamo mossi molto bene, sia come Comune di Casale, sia attraverso il costante coordinamento dei Sindaci - commenta l’Assessore all’Ecologia Elena Sassone - il permesso di ricerca, infatti, viene accordato dal Ministero dell’industria, se non avessimo mosso tutti insieme le nostre osservazioni a livello regionale, si sarebbe corso il rischio di vedere scavalcati i cittadini, senza che nessuno potesse più fare nulla".
La Regione Lombardia ha invece dato il suo assenso alle prospezioni in Provincia di Pavia (molte riguardano comuni limitrofi al casalese), limitandosi a dare prescrizioni alla ditta e riservandosi la verifica di impatto ambientale per le trivellazioni necessarie all’estrazione.
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