Comunicati Stampa



Preoccupazione del sindaco per i LEA 13/6/2002
Il Sindaco di Casale Monferrato Paolo Mascarino, in qualità di Presidente delìAssociazione dei comuni servizio socio assistenziale ha promosso una serie di incontri che hanno portato alla stesura di un documento inoltrato alla Regione Piemonte. In esso sono espresse le preoccupazioni dei comuni e formulate precise richieste:
La preoccupazione è che la definizione dei livelli essenziali di assistenza previsti dal decreto Sirchia del 2001 abbia un effetto devastante sui bilanci comunali e che il diritto alla salute dei cittadini venga subordinato alla risorse dell’Ente locale e della sua capacità di spesa.
Dal primo luglio infatti, se non interverrà un’ulteriore proroga, potrebbero essere trasferiti a carico dei comuni i servizi assistenziali in regime residenziale per soggetti affetti da problemi psichiatrici, affetti da Aids, tossicodipendenti o alcolisti.
Il Sindaco di Casale Monferrato Paolo Mascarino, in qualità di Presidente delìAssociazione dei comuni servizio socio assistenziale ha promosso una serie di incontri che hanno portato alla stesura di un documento inoltrato alla Regione Piemonte.
In esso sono espresse le preoccupazioni dei comuni e formulate precise richieste:

Þ che la Regione si faccia tramite per una revisione a livello centrale del D.P.C.M coinvolgendo l’A.N.C.I
Þ che valuti, in caso di mancato recepimento di questa proposta, la possibilità di intervenire con proprie risorse


“ L’applicazione dei LEA – afferma il Sindaco Paolo Mascarino- avrebbe un effetto dirompente sugli Enti locali creando serie difficoltà nella chiusura dei bilanci. Verificando l’incidenza dei servizi assistenziali è stato calcolato un 30% in più di spesa. Proprio in queste settimane ho richiesto all’ Asl 21 la verifica della spesa sostenuta nell’anno 2001 per gli interventi in regime residenziale a favore di persone con problemi psichiatrici. Sono emerse cifre consistenti che risultano insostenibili dai singoli Comuni”
In effetti le cifre parlano chiaro con oltre 2 miliardi e 700 milioni di lire sostenute dal Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ospedaliera Locale 21.
“ Abbiamo anche richiesto che si tenga conto nell’individuazione delle Aziende Sanitarie della dimensione idonea per consentire un’effettiva integrazione tra i servizi socio assistenziali e quelli sanitari – continua Mascarino- La formula è stata sperimentata positivamente nel casalese dove è stata attuata una convezione che attribuisce all’ASL 21 la gestione di questi servizi. Ad oggi abbiamo raggiunto dei buoni livelli nell’erogazione dei servizi, il mio timore è che a seguito di questi provvedimenti possano derivare disuguaglianze sostanziali nella garanzia del diritto alla salute dei cittadini”