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								Provincia federata: Demezzi replica alla lettera aperta
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								15/7/2010
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								 A seguito di una lettera aperta inviatagli dal “Movimento Progetto Piemonte” e ad altri articoli apparsi recentemente, Il Sindaco Giorgio Demezzi ha voluto rilasciare la  dichiarazione seguente:
  “Vengo chiamato in causa pubblicamente dal presidente del “Movimento Progetto Piemonte” sulla questione della provincia federata Casale-Vercelli e mi vedo costretto a ritornare su questo argomento per il quale ho già più volte espresso il mio punto di vista che potrei sintetizzare con due parole: Prudenza e Concertazione. Dal momento però che gli organi d'informazione locali sia sulla carta stampata come pure sul web hanno attribuito a questo tema attenzioni particolari raccogliendo commenti assai accorati, proverò ad aggiungere qualche riflessione. Se per ipotesi ponessimo intorno a un tavolo sul quale è dispiegata una carta geografica del Piemonte tutte le persone che in questo momento pronunciano sentenze su questo argomento, potremmo  assistere ad un grande gioco di società – un misto tra Risiko e Monopoli – dove uno  annette Chivasso, l'altro la Valsesia, un altro ancora compra il Tribunale, mentre il vicino rilancia sull'Ufficio delle Entrate, il tutto con un grande sventolio di vessilli dell'antico Marchesato e delle città ducali e  marchionali! Come si può affermare a sostegno delle proprie idee che si tratta di una proposta “assolutamente rivoluzionaria, comunque vada a finire, e speriamo finisca bene”! Oppure “con la provincia federata  si sale su un'altra orbita, non si passa più da Alessandria e si diventa titolari dell'esercizio di funzioni proprie. Per questo non dovrebbero esserci opposizioni da parte di nessuno”! Ma stiamo giocando al “gratta e vinci” tentando la fortuna oppure – come dicevo poc'anzi – al Risiko pensando di annetterci un territorio senza che vi sia resistenza di sorta!  Polemiche e battute a parte torno a ribadire che ci troviamo di fronte ad un progetto che richiede un ampio confronto sul territorio dal quale possa scaturire una condivisione di intenti e solo in presenza di quest'ultimi individuare le tappe di un percorso aggregativo.  Se si dovesse ottemperare agli “aut-aut” del tipo “O si va con Vercelli o si fallisce” si rischierebbe di circoscrivere la partita tra due comuni viciniori; ma anche l'ipotesi di considerare un territorio che comprenda Moncalvo, Trino, Chivasso, la Valsesia e perché no mettiamoci anche Alba ed Acqui Terme, più che sponsorizzare Casale sarebbe un passo concreto verso il raggiungimento dell'obiettivo prioritario sancito dall'art.2 dello Statuto del Movimento Progetto Piemonte: “rafforzamento e ampliamento dello Statuto della Regione Piemonte e la concessione alla stessa dello status di Regione a Statuto Speciale, riconoscendosi nella tradizione autonomista piemontese....”! Il buon senso suggerisce di procedere su questo percorso escludendo voli pindarici e scelte impulsive ed avventate tenendo invece bene in mente due concetti: Prudenza e Concertazione”.
  Casale Monferrato, 14 luglio 
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