Comunicati Stampa



LEGGE INDULTO 26/7/2006
MASCARINO: “SE APPROVATA CON QUESTO TESTO, E’ UNA OFFESA A TUTTE LE FAMIGLIE DELLE VITTIME ETERNIT”
La Camera dei Deputati ha iniziato ieri la discussione sulla proposta di legge relativa all’indulto, approvata dalla Commissione Giustizia.
Con grande sorpresa si è appreso, proprio mentre prendeva avvio il dibattito parlamentare, che il provvedimento di clemenza comprende anche i reati commessi in violazione della normativa in tutela della salute e della integrità fisica dei lavoratori.
L’approvazione della legge, secondo il testo attualmente in discussione, darebbe un colpo di spugna a tutta la vicenda Eternit, aprendo anche la strada all’ipotesi di amnistia per i titolari della multinazionale svizzera indagata per disastro doloso, omicidio colposo e violazione delle norme antinfortunistiche.
Non appena avuta conoscenza della gravità della situazione che il provvedimento legislativo, se approvato nel testo originale, andrebbe a determinare, il Sindaco di Casale Monferrato Paolo Mascarino ha inviato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, al Ministro del Lavoro e Previdenza Sociale, al Ministro della Salute, al Ministro della Solidarietà Sociale, ai Parlamentari Enrico Morando, Maura Leddi, Mario Lovelli e Franco Stradella il seguente telegramma:

A nome dell’Amministrazione Comunale di Casale Monferrato esprimo forte preoccupazione sulla proposta di legge per l’indulto in discussione alla Camera dei Deputati: l’indulto non esclude i reati commessi in violazione della tutela della salute e integrità fisica. Verrebbe pertanto vanificata la decennale azione a sostegno delle migliaia di famiglie delle vittime dell’amianto in attesa di ottenere giustizia e risarcimento da parte della proprietà Eternit indagata per disastro doloso, omicidio colposo e violazione delle norme antinfortunistiche. Chiedo pertanto fermamente da parte di tutte le forze politiche di non estendere il provvedimento di clemenza ai suddetti reati.

Il Sindaco ha annunciato oggi di procedere nella ferma protesta contro il testo originale del provvedimento attraverso tutte le iniziative di carattere istituzionale possibili e volte a sostenere l’emendamento che escluda dall’indulto i reati che arrechino danni alla salute e all’integrità fisica dei lavoratori e dei cittadini.
In merito alla vicenda il Sindaco Paolo Mascarino ha inviato alle massime cariche dello Stato una lettera, di cui riportiamo il testo qui di seguito:



Al Presidente del Senato
Al Presidente della Camera
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al ministro della Giustizia

Loro Sedi

In relazione al dibattito in corso in questi giorni sul tema dell’indulto e dell’amnistia, come Sindaco di Casale Monferrato e a nome dei cittadini tutti, desidero esprimere con fermezza il mio sdegno per l’accelerazione assunta dal dibattito in questione a scapito di una doverosa e approfondita istruttoria.
Senza entrare nel merito delle manifestazioni di clemenza che competono ai più alti gradi della Giustizia della nostra Repubblica, è mia viva preoccupazione ricordare come l’indulto (e di conseguenza l’amnistia annunciata per il prossimo settembre) rappresenterebbe un colpo di spugna vergognoso sulle aspettative di giustizia delle migliaia di cittadini vittime di reati ambientali nel nostro Paese e a Casale nello specifico.
L’inclusione nell’attuale testo del Disegno di Legge in corso di discussione dei “Reati in violazione della tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori e dei cittadini” ha già, di fatto, bloccato il delicato e complesso iter del risarcimento ai familiari dei 622 dipendenti dell’Eternit di Casale Monferrato deceduti per l’esposizione all’amianto.
Inoltre, il maxiprocesso finalmente previsto per il prossimo anno a Torino contro proprietari, dirigenti e amministratori della multinazionale svizzera rischia di non tenersi neppure, a danno e beffa dell’impegno pluridecennale di quanti hanno pazientemente raccolto la mole di prove per la colpevolezza della multinazionale, prove schiaccianti documentate dai consulenti della Procura di Torino e relative non solo agli ex lavoratori, ma a tutti i loro familiari e concittadini.
Casale e gli altri quattro stabilimenti Eternit in Italia (Cavagnolo, Reggio Emilia, Bagnoli e Siracusa) sono state per 80 anni fabbriche di morte e detengono tuttora il non invidiabile primato di aumento di casi di tumore nella popolazione, con mesotelioma pleurico, asbestosi e carcinoma polmonare, tutte patologie legate all’esposizione alle fibre di amianto.
Ora, per una grottesca coincidenza che lascia sgomenti, proprio quando si è raggiunto l’obiettivo dell’eliminazione “fisica” dei siti incriminati e contaminati (Casale ha abbattuto in questi mesi gli stabilimenti e dato inizio alla rinascita di un intero quartiere), ecco la proposta di indulto e amnistia a favore di un’azienda indagata per disastro doloso, omicidio colposo plurimo e violazione delle norme infortunistiche.
Come Casalese prima ancora che come Sindaco credo fermamente nel valore della Giustizia e confido che l’attuale testo sarà oggetto delle opportune modifiche prima di assumere quel carattere definitivo che lederebbe i diritti di tutte le vittime dell’amianto.
Chiedo dunque che il Disegno di Legge sia emendato ed escluda dall’indulto tutti i reati in materia di salute ed ambiente di cui sopra.