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Lotta alle zanzare, Revello e Celli insistono: “tutto inutile, senza una presa di posizione del Ministero” 20/7/2006
Mercoledì 26 luglio una delegazione del Comune di Casale verrà ricevuta dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Mino Taricco
per cercare di risolvere il problema della bonifica dalle zanzare e, soprattutto, per evitare che anche l’anno prossimo il Nord Ovest sia invaso da 15 miliardi di zanzare.
La delegazione sarà guidata dall’Assessore casalese alle Zanzare Riccardo Revello, che in questi giorni di polemica sull’invasione in atto di culicidi, non rinuncia ad una constatazione più provocatoria che desolata: senza una chiara presa di posizione da parte del Ministero, che metta tutti d’accordo e dia certezze sull’erogazione dei fondi per le bonifiche, ogni azione viene vanificata, resta isolata per la mancanza di una strategia globale e i 15 miliardi di zanzare di questa estate hanno dimostrato che non si può più sperare di risolvere il problema con interventi a macchia di leopardo.
L’invasione estiva, del resto, lascia poco sorpresi gli addetti ai lavori: “la nuda verità e che la scorsa primavera, nonostante piani pluriennali e convenzioni varie, i soldi non sono arrivati e, di conseguenza, non sono state fatte le bonifiche necessarie, con il risultato che ora le zanzare si sono triplicate ed è ridicolo continuare a lamentarsi o a consigliare di evitare ristagni d’acqua nei sottovasi – dichiara l’Assessore Revello - È stato perfettamente inutile che i pochi volonterosi, come il Comune di Casale, abbiano avviato ugualmente una bonifica nelle zone di loro competenza: trattare 30.000 ettari su una superficie di 220.000 ettari fra Piemonte e Lombarda è chiaramente inefficace e, come da copione, gli sforzi sono andati in fumo”.
Non si tratta solo di un problema vicino alle risaie: si avverte da Torino a Novara, da Asti a Biella, fino a Milano, Pavia e in tutta la zona interessata o semplicemente confinante con le aree risicole, perché le zanzare con rispettano i confini geografici e si spostano anche di 20 km da una generazione all’altra.
Il primo dato che emerge è la completa inadeguatezza della LR 75 del 1995 sui “Contributi agli Enti locali per il finanziamento di interventi di lotta alle zanzare”, che in dieci anni di applicazione non ha per nulla risolto il problema delle zanzare nel Piemonte centro-orientale.
In questi dieci anni sono maturate importanti esperienze nei territori interessati al problema zanzare, come ad esempio l’introduzione della lotta integrata (che abbina la lotta biologica a quella chimica) e i trattamenti hanno investito per quanto possibile ampie aree. Nel migliore dei casi e degli anni, però, siamo riusciti soltanto a contenere il fenomeno fino all’inizio dell’estate. Con le armi a disposizione è impossibile contenere l’infestazione su 220.000 ettari di risaie, alternativamente allagati, distribuiti fra Piemonte e Lombardia.
“Per non vanificare l’enorme impegno tecnico, amministrativo e finanziario profuso finora e, soprattutto, per cercare di ottenere un più ampio e definitivo successo, è necessario pianificare e attuare da subito una nuova strategia, per ottenere finalmente un risolutivo salto di qualità – continua l’Assessore Revello – nell’incontro di mercoledì in Regione porterò le istanze degli Enti Locali che insistono sull’area risicola da Verbania ad Alessandria, Enti con i quali è in corso un’azione coordinata e su incarico dei quali ribadirò con l’Assessore regionale che è tempo di interessare non solo l’amministrazione della vicina Lombardia (cosa da anni promessa dai suoi predecessori e mai realizzata), ma il Governo, perché non si tratta più di un problema circoscritto, ma di un problema che necessita di una regia unica e superiore, un problema la cui soluzione non passa solo da trattamenti chimici o biologici, utili, necessari, ma non sufficienti. È il momento di prendere in seria considerazione decisioni strutturali per il comparto risicolo e questa sarà la nostra richiesta esplicita all’Assessore Regionale Taricco, perché convochi un apposito tavolo di lavoro tecnico-politico nazionale, che coinvolga il Governo, la Lombardia e il Piemonte e che porti, finalmente, ad una presa di posizione efficace su questa piaga estiva”.
Sul problema e sulle ipotesi di risoluzione interviene anche Giorgio Celli, docente di Entomologia all’università di Bologna, già parlamentare europeo e responsabile del Progetto Zanzare della Regione Emilia Romagna: “a suo tempo il Parlamento Europeo aveva indicato le risaie del Nord Ovest un bene di natura agricola e ambientale, da tutelare sul duplice fronte della difesa dell’ecosistema risaia e della difesa della salute, del turismo e della qualità della vita. Già allora era stata evidenziata la necessità di avviare (e ora riprendere) un discorso con i risicoltori per un cambio di mentalità e di cultura: è necessario assumere una prospettiva nazionale, perché i provvedimenti saranno davvero efficaci solo se verranno adottati da tutto il territorio, con una strategia che riesca ad arginare l’enorme prolificità delle zanzare. Ecco perché, ripeto, è necessario mettere insieme tutti gli interessi, di turismo, agricoltura, sanità, invitando i cittadini ad alzare il livello di attenzione anche nel privato. Ritengo giusta l’iniziativa dell’Assessore Revello per promuovere un intervento di carattere globale e mi auguro che possa trovare i giusti interlocutori e ottenere in tempi brevi i risultati sperati”.