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Casale e la bonifica delle zanzare: sforzi vanificati se non c’è la collaborazione dei territori limitrofi
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29/6/2006
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“Le zanzare ci sono e sono tantissime: questo è, purtroppo, il risultato della mancanza di sinergie”.
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Questo un primo commento dell’Assessore casalese alla Lotta alle zanzare Riccardo Revello ai risultati dei monitoraggi relativi ai territori trattati per il mese di giugno, che hanno segnalato un netto aumento rispetto all’anno scorso: 228 zanzare per trappola, contro le 187 della media 2000-2005. Un aumento sconfortante, nonostante il comune di Casale abbia proceduto a trattare mediamente oltre 2 volte i circa 23.000 ettari di risaie, senza i quali la situazione sarebbe ben peggiore. I trattamenti hanno fatto registrare in risaia una mortalità larvale media del 92%: il metodo di lotta integrato (che prevede l’uso di un prodotto biotecnologico su acque pulite e di un prodotto chimico su acque fortemente organiche) è l’unico a dare garanzie di riuscita, ma qualsiasi risultato è vanificato dal fatto che il programma di lotta diretto da Casale resta, a tutti gli effetti, l’unico a trattare le proprie superfici risicole distribuite su 33 Comuni delle province di Alessandria e Vercelli. “Casale non si è lasciata scoraggiare dalla mancanza di fondi regionali ed è partita con la bonifica, pur con un ritardo che stiamo scontando – dichiara l’Assessore Revello – la mortalità media nel Casalese si assesta sul 92%, ma il problema non è tanto rappresentato dal residuo 8% di zanzare “casalesi”, bensì da quelle che arrivano, in numero massiccio, dalle zone limitrofe e fin dal pavese: noi riduciamo in modo sensibile le larve sul nostro territorio, ma arrivano individui adulti che ricominciano il ciclo riproduttivo. I dati del monitoraggio confermano la necessità di una strategia di ampio respiro che unifichi i diversi progetti di intervento sul territorio non solo regionale, con il coordinamento della Regione Piemonte ed il coinvolgimento della Regione Lombardia. Inoltre, nei prossimi giorni, coinvolgeremo il nuovo Governo in modo che presti la dovuta attenzione ad un problema che ha dimensioni interregionali, estendendosi ad un’area che coincide praticamente con tutta la pianura padana”. La notevole presenza del fastidioso insetto sul territorio casalese, in pratica, è il risultato della mancanza di interventi efficaci nelle zone circostanti: l’efficacia della lotta integrata portata avanti da Casale (mirata all’insetto allo stadio larvale) viene vanificata dall’assenza di una politica congiunta e coordinata, stabilita e finanziata per tempo. Inoltre, le temperature elevate di questi giorni stanno aggravando la situazione, dal momento che il caldo eccessivo, la scarsità di acqua e la necessità di preservare le piantine del riso impongono agli agricoltori di prosciugare periodicamente i bacini d’acqua delle risaie, creando così l’ambiente ideale per ulteriori deposizioni di uova. Situazione decisamente più rosea per quanto riguarda le zanzare di origine urbana, dove il controllo ha permesso una vera e propria decimazione rispetto agli anni precedenti agli interventi. “Il Comune – conclude l’Assessore Revello - proseguirà con i trattamenti in risaia e i monitoraggi per tutto il mese di luglio: questo è il contributo che possiamo dare, in attesa di poter avviare una strategia diversa con la progettazione di un nuovo piano di intervento. È inoltre nostra intenzione presentare, nei prossimi giorni, durante l’incontro previsto con l’Assessore Regionale all’Agricoltura Taricco, un piano che preveda la creazione di una struttura di riferimento regionale per la lotta alle zanzare e che coinvolga l’intero territorio regionale ”.
Per informazioni, è a disposizione dei cittadini il numero verde 800 831 110.
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