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Da Casale a Torino: “Storie e racconti del 25 aprile” partecipa sabato 20 maggio al Concorso nazionale “Filmare la storia” 18/5/2006
Un risultato di eccezione, che premia un lavoro accurato di ricostruzione di uno dei periodi fondamentali per la storia della nascita della Repubblica Italiana e della nostra quotidianità.Nell’ambito del concorso “Filmare la storia”, sabato 20 maggio prossimo verrà proiettato a Torino al Museo Diffuso della Resistenza, Deportazione, Guerra, Diritti e della Libertà (in corso Valdocco 4/A, con inizio alle 16,50), il progetto casalese “Storie e racconti del 25 aprile”, realizzato lo scorso anno con il patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili di Casale in occasione del 60° anniversario della Liberazione.
È stato l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino a selezionare il lavoro casalese per il concorso “Filmare la storia”, che da quest’anno assume rilevanza nazionale e diventa punto di incontro e confronto per le scuole di tutta Italia che producono video e progetti multimediali affrontando eventi, aspetti, personaggi, casi e luoghi della storia del Novecento.
“La partecipazione al concorso “Filmare la storia” è un momento di grande prestigio per il lavoro svolto dai tre curatori Minazzi, Percivalle e Cusanno e per l’intera città di Casale – dichiara l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili Fabio Lavagno - grazie al supporto del Comune, infatti, si è costruito un video archivio di partenza e avviato, in questo modo, un percorso di conoscenza e valorizzazione delle radici stesse del territorio del Monferrato Casalese, grazie ai ricordi di persone comuni che si trovarono testimoni e protagonisti di avvenimenti eccezionali. Siamo inoltre convinti che solo attraverso la conoscenza quanto più completa possibile del proprio passato si può promuovere e valorizzare un territorio in modo adeguato e il progetto ha in questo senso raggiunto un obiettivo notevole, che la proiezione di sabato porterà all’attenzione nazionale”.
Il progetto “Storie e racconti del 25 aprile” era stato ideato e realizzato dai tre giovani casalesi Marco Minazzi, Luca Percivalle e Francesco Cusanno, era stato presentato il 25 aprile 2005 a Casale, con un suggestivo video-allestimento in Piazza Mazzini nell'ambito delle iniziative organizzate per il 60° anniversario della Resistenza: i consensi ottenuti hanno fatto sì che le testimonianze filmate e raccolte nel video fossero proposte in altre occasioni (quali l'esposizione del 15 maggio 2005 per l'arrivo a Casale della fiaccola della Memoria e la festa per la Resistenza organizzata dall'Associazione Zona Franca), trovando consensi anche fuori città. I curatori di “Storie e racconti del 25 aprile” avevano proposto alle scuole di realizzare delle interviste a testimoni del tempo, a persone comuni che vissero quei mesi e che sono ora i depositari dei ricordi di un intero territorio: anche grazie alla collaborazione con la Casa di Riposo cittadina e con la sede casalese dell’ANPI, una cinquantina di ragazzi avevano costituito dei gruppi di lavoro che hanno realizzato delle video interviste ai testimoni oculari di allora, svolgendo loro cinque domande (“Vivere a vent’anni nel 1945”, “Oggi, 25 aprile”, “Dopo la Liberazione”, “Amori e svaghi” e “Incontri”).
Da questa iniziativa è nata un'associazione culturale di nome "Occhiobirchio" (occhio storto, punto di vista diverso sulla città) che si occupa di collaborare, ad esempio, con il Comitato Unitario Antifascista per salvaguardare la Memoria storica della Resistenza casalese e si occupa di altri allestimenti, come la proiezione del film "Il vangelo secondo Matteo" di P.P. Pasolini all'interno della chiesa di S. Domenico nei giorni antecedenti la Pasqua 2006, occasione in cui sono state create suggestioni apprezzate e riconosciute anche dal Vescovo Mons. Germano Zaccheo.