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Degustazioni oli piemontesi: appuntamento con la qualità a Casale Monferrato, aspettando il Consorzio per l’olio monferrino
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23/3/2006
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Un appuntamento importante per la valorizzazione di un prodotto di nicchia che si sta rivelando molto promettente per una futura produzione di alta qualità.
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L’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Casale Monferrato in collaborazione con l’Istituto “Luparia” di San Martino di Rosignano e con l’ASSPO (Associazione Piemontese Olivicoltori) di Vialfrè (TO) organizza una incontro di DEGUSTAZIONE e confronto tra gli oli extravergini del Piemonte e quelli di altre regioni italiane. L’incontro-degustazione si terrà domenica 26 marzo, alle ore 9,30 presso la Sala Ristorazione di “Cinelandia”, al Polo Fieristico di Piazza d’Armi in Casale Monferrato, che in questi giorni ospita la tradizionale Mostra di San Giuseppe. L’Amministrazione comunale già lo scorso anno aveva sponsorizzato, sempre nella cornice della San Giuseppe, un incontro dedicato alla biodiversità olivicola del Piemonte e del Monferrato Casalese, in cui erano stati presentati i risultati della sperimentazione condotta dall’Istituto Luparia per la valorizzazione della tipicità specifica di Piemonte e Monferrato nella produzione olivicola: il Luparia dall’autunno del 2000 ha avviato il progetto “Ulivi in Monferrato” e dal 2003 si sta impegnando con ottimi risultati nel recupero del germoplasma olivicolo piemontese. “L’attività dell’istituto di San Martino ha permesso, in questi ultimi cinque anni, di creare una realtà monferrina forte di 50.000 piante, un numero consistente di esemplari di ulivo tipici ed autoctoni del Monferrato casalese – dichiara l’Assessore casalese all’Agricoltura Enrico Scoccati – le piante godono di perfetta salute e sono in grado di produrre olio di altissima qualità: nel giro di un paio di anni tutti gli esemplari raggiungeranno l’optimum e si potrà dare inizio ad una produzione su scala maggiore. In previsione di questo evento è importante creare una rete di produttori e comuni consorziati, in grado di servirsi di strutture comuni (come ad esempio un frantoio per le operazioni di spremitura) e di strategie concordate che rendano il prodotto monferrino competitivo: bisogna infatti rilevare come 50.000 esemplari siano in grado di garantire una produzione di nicchia consistente, che ha l’opportunità di presentarsi in modo efficace sul mercato degli oli extravergini di qualità. Il consumatore sempre più è alla ricerca di prodotti garantiti e la realtà consortile che intendiamo costituire con sarà lo strumento più adatto per valorizzare il prodotto monferrino e il ritorno sul mercato di una tradizione ben presente nella storia dell’agricoltura del Casalese: gli esemplari vecchi di ulivi producono un olio dalle ottime caratteristiche qualitative ed organolettiche, un olio davvero molto pregiato e nel giro di due o tre anni al massimo anche le piante giovani garantiranno una produzione di qualità, che sarà senza dubbio gradita dagli amanti dell’olio extravergine e del cibo genuino in genere”. Conduce l’incontro di domenica 26 marzo l’esperto alimentare ed assaggiatore O.N.A.O.O. (organizzazione Nazionale Assaggiatori olio di Oliva) Vittorio Vallini, segretario dell’ASSPO. L’ASSPO è nata a Vialfrè nel 2003 e lavora in sinergia con diverse realtà piemontesi (prima fra tutte l’Istituto Luparia) per la valorizzazione, la promozione e la diffusione della olivicoltura nelle aree vocate del Piemonte e della Valle d’Aosta, in cui si conoscono attestazioni storiche di floride coltivazioni già al tempo dei Romani.
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