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Casale e il cemento: da una tesi di laurea lo spunto per giornata di studio sulla storia industriale del territorio 5/1/2006
"Un’occasione per gettare le basi di una futura progettualità che contribuisca a valorizzare una parte importante del patrimonio industriale del nostro territorio”.
Queste le parole dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Casale Monferrato Riccardo Coppo nell’annunciare la giornata di studio sul tema “Conoscenza del patrimonio industriale del cemento nel Casalese ai fini del recupero e della valorizzazione compatibili” che si terrà a Casale venerdì 13 gennaio, in Sala Consiliare a Palazzo San Giorgio (con inizio alle ore 9).
La giornata di studio è stata proposta dal Politecnico di Torino: “Il fine – afferma la Prof. Clara Bertolini Cestari - è quello di promuovere un dibattito costruttivo, aperto a tutte le cittadinanze, sul futuro dei patrimoni industriali del cemento in Casale Monferrato, Coniolo, Morano sul Po, Ozzano Monferrato, Trino Vercellese inteso a riflettere sulle opportunità che la conservazione e la trasformazione portano sui beni culturali da riconoscere e valorizzare.”
Alla giornata di studio sono stati invitati i comuni di Coniolo, Morano sul Po, Ozzano Monferrato e Trino Vercellese, che con Casale Monferrato hanno scritto una pagina importante della storia del cemento nell’economia italiana: questo è infatti il territorio che ospita la sede centrale della Buzzi Unicem, uno dei colossi mondiali del cemento, un punto di riferimento per il comparto industriale edilizio e non soltanto negli anni del boom economico italiano.
“Abbiamo accolto con piacere la proposta del Politecnico di Torino–Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno Industriale di organizzare una giornata di studi su un argomento che ha la duplice valenza di studio archeologico del territorio e del suo patrimonio industriale dismesso, ma soprattutto di riflessione per una progettualità di recupero del passato, con spunti interessanti per la tutela ed il recupero della storia casalese più recente – dichiara l’Assessore alla cultura Riccardo Calvo – in questo senso, l’invito ai Comuni circostanti è il primo passo lungo un percorso di documentazione e valorizzazione, sull’esempio di analoghe situazioni che in altre parti del mondo hanno contribuito con successo alla conservazione della memoria industriale, grazie a progetti culturali di ampio respiro. Siamo lieti che il Politecnico abbia colto i ricchi spunti da una tesi di laurea dedicata a questo tema e che ha visto svolgersi un consistente lavoro di ricerca sul nostro territorio: è infatti nei giovani e nella loro capacità di guardare al passato come elemento trainante per la crescita del futuro che il Casalese ha la conferma di un indiscutibile elemento di forza”.
Nei mesi scorsi, infatti, si è tenuta la discussione della tesi di laurea in Ingegneria Edile di Gian Mario Rossino, a titolo “Oltre l’archeologia industriale: incubatore per l’innovazione a Casale Monferrato”, che ha visto il territorio casalese al centro di un accurato lavoro di ricerca, rivelatosi molto interessante per due associazioni, l’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) e la DOcumentazione COnservazione MOvimento MOderno (DOCOMOMO), volte alla tutela e al recupero di testimonianze di cultura materiale che il territorio casalese custodisce in abbondanza.
La giornata di studio del 13 gennaio intende riflettere sulle opportunità che la conservazione e la trasformazione portano sui beni culturali da riconoscere e valorizzare, con un’articolazione in tre fasi di DOCUMENTAZIONE della cultura materiale locale, CONFRONTO con realtà internazionali e DIBATTITO in sinergia con le realtà territoriali.
Oltre che dell’ing. Gian Mario Rossino (che ripercorrerà la sua tesi di laurea ed il caso di Morano in particolare) è prevista la partecipazione di diversi esperti del settore, come il Prof. Pier Giovanni Bardelli (che introdurrà ai presenti il problema del recupero delle aree industriali), il prof. Vittorio Marchis (che proporrà una panoramica dei casi internazionali di riferimento) e la prof.ssa Clara Bertolini Cestari (che confronterà i casi piemontesi di recupero di aree industriali dismesse.
Seguirà una tavola rotonda mirata all’area del comprensorio casalese per offrire spunti reali i dibattito con le amministrazioni, le associazioni locali e quanti siano interessati a riflettere sulle potenzialità di sviluppo offerte dallo studio e dal recupero delle testimonianze del passato industriale di Casale.