Comunicati Stampa



Mostra Conte Cozio 19/10/2005
in chiusura a Casale: un primo bilancio dell’Assessore Calvo

Si avvicina la chiusura della mostra ospitata, fino al 23 ottobre, a Palazzo Sannazzaro a Casale Monferrato e dedicata al Conte Cozio di Salabue e alla liuteria in Piemonte.
A questo proposito l’Assessore casalese alla Cultura Riccardo Calvo, ha dichiarato:
“L’evento ospitato a Palazzo Sannazzaro ha avuto il merito di riportare sotto i riflettori non solo uno dei personaggi più affascinanti del passato di Casale, un grande filantropo che fece della passione per i violini una ragione di vita, ma anche un altro aspetto, tutt’altro che marginale. Che la mostra stia riscuotendo un successo straordinario fin dai primissimi giorni, con la presenza di tantissimi visitatori di eccezione, anche provenienti da paesi lontani e direi quasi inusuali per il turismo casalese, è un dato di fatto. Ma altrettanto evidente è come la mostra e questo suo apprezzamento da parte del pubblico ci diano lo spunto per progetti più ambiziosi, che vanno a toccare anche il settore della specializzazione in attività artigianali di grande prestigio. Casale ha ospitato, seppur per breve tempo, alcuni pezzi della collezione del Conte e questo apre alla nostra città, e all’Amministrazione in modo particolare, la prospettiva di un’azione mirata volta alla valorizzazione di un settore che può dare nuove opportunità lavorative ai giovani e che può far uscire molti di loro da quelle genericità e omologazione purtroppo così diffuse, fornendo nuovi profili a chi si affaccia al mondo lavorativo. La tradizione della liuteria piemontese non è seconda a quella cremonese, più conosciuta nel mondo: essa è ancora ben viva nel nostro territorio, con laboratori artigiani del Monferrato e in altre città della provincia, luoghi nei quali le abilità umane ed il tocco delle persone riescono a creare una perfezione che nessuna macchina è ancora riuscita ad imitare. È giunto il momento di valorizzare questa tradizione, di ricordarci come la migliore tecnologia moderna abbia più volte fallito (come tutti ben ricordiamo) nel tentativo di ricreare la purezza di uno Stradivari: il nostro auspicio ed il nostro impegno vanno in direzione della nascita, grazie alle sinergie di tutti gli enti coinvolti, di un percorso di studi che consenta a giovani dotati e volonterosi di confrontarsi con un’arte antica e ancora così squisitamente inimitabile come la liuteria. La mostra di Palazzo Sannazzaro si fa dunque, grazie all’esempio di Cremona, occasione per puntare l’attenzione sulla tradizione casalese e piemontese, sulla secolare abilità artigiana, sulla potenzialità di laboratori che da queste colline continuano a credere nella capacità umana di plasmare e modellare la materia e i suoni. Ed è in questo senso che ci auguriamo che la mostra sia solo la prima voce di una lunga serie di segnali propositivi che, sono certo, porteranno all’adeguata valutazione di questa componente fondamentale della tradizione culturale del Monferrato, dell’abilità liutaia dei nostri artigiani e di quanti vorranno farsi loro eredi. L’afflusso di pubblico alla mostra ha, inoltre, consigliato di cambiare sede per il concerto finale, che verrà ospitato al Salone Treville e consentirà dunque a molte più persone di gustare un appuntamento musicale di grande qualità. Infine, ci auguriamo che possa continuare la collaborazione con la Provincia, con la Regione e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e che Palazzo Sannazzaro continui ad esercitare, come fatto con questa splendida mostra, il ruolo di volano per la scoperta del nostro territorio in circuiti turistici e culturali anche inusuali”.