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DAL GIAPPONE PER STUDIARE BISTOLFI
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18/10/2001
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Visita prestigiosa per il Museo Civico di Casale, Monferrato che nella giornata di mercoledì 17 ottobre ha ospitato Kimio Kawaguki, restauratore inviato dal Museo di Arte Occidentale di Tokio per studiare le opere di Bistolfi custodite nella gipsoteca Casalese.
Come è noto il Museo Giapponese ha recentemente acquistato la ‘collezione Matsukata’ che fu del barone Kojiro Matsukata. Questo singolare collezionista orientale nella primavera del 1918 venne appositamente in Italia per acquistare opere di Bistolfi, Segantini e Micheletti. Dello scultore casalese scelse due piccoli bozzetti e sei grandi opere: Le spose della Morte, copia dell’opera eseguita per la cappella sepolcrale Vochieri di Frascarolo, La bellezza liberata dalla materia, copia in marmo del celebre Monumento a Giovanni Segantini, il Funerale di un eroe, Monumento sepolcrale per Angelo Giorello (il bozzetto in gesso è a Casale, l’originale a Montevideo), Gli amanti (al Museo esiste solo il Gesso, il marmo quindi è stato realizzato appositamente per il Giappone), Il dolore confortato dalle memorie per il monumento sepolcrale per la famiglia Durio e La vita trascinata dal fascino della Morte, per il monumento funerario Abegg.
Kimio Kawaguki ha esaminato le opere casalesi per confrontarle con le analoghe giapponesi e farsi un’idea diretta del modo di lavorare di Bistolfi. Un sopralluogo alle opere dello scultore in città (in particolare il monumento ai caduti) gli ha permesso anche di constatare come reagiscono i materiali ad una lunga esposizione all’aria aperta. Sarà questo infatti uno dei maggiori problemi di restauro che dovrà affrontare Kawaguki una volta tornato in patria: oltre ad essere state danneggiate dal terremoto del 1923, le opere giapponesi di Bistolfi sono state per lungo tempo conservate in un parco senza alcuna protezione.
Tra pochi mesi le potranno vedere ogni giorno migliaia di persone.
L’ Ufficio Stampa
Alberto Angelino
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