Comunicati Stampa



L’assessore Riccardo Calvo 23/6/2005
“Blues in Casale” “Il pubblico apprezza gli eventi di qualità”
Dopo il lusinghiero successo di pubblico per la rassegna musicale “Blues in Casale”, svoltasi nel passato fine settimana, l’Assessore alla Cultura ed alle manifestazioni del Comune di Casale Monferrato Riccardo Calvo commenta, in questa intervista la prima edizione del Festival.
D- assessore, qual è la sua impressione, dopo la proposta del Blues a Casale?
R- Credo di poter esprimere, senza enfasi, un’estrema soddisfazione al termine di una manifestazione che, sotto ogni aspetto (tecnico, logistico, di partecipazione e gradimento) è andata oltre le nostre previsioni. Non era mai accaduto, a Casale, che questo tipo di musica avesse dato i risultati che abbiamo registrato al termine del Festival. Mai si erano visti nella nostra città tanti personaggi di questo livello, che possiamo annoverare tra gli artisti di maggior spicco nell’ambito contemporaneo del blues: da Andy J. Forest a Guitar Ray, da Earl Conway a Corey Harris, senza tralasciare i nostri Fabio Treves e Paolo Bonfanti. E’ stata davvero una conferma che quando ci sono eventi di qualità, il pubblico sa apprezzare e risponde.
D- Questa manifestazione sarà riconfermata ?
R- Senza dubbio. Abbiamo già avviato alcuni contatti che ci serviranno per l’elaborazione della seconda edizione. Il progetto si propone di coinvolgere altre realtà che non si limitino al territorio piemontese, ma raccolgano, in una specie di “fil rouge” esperienze e collaborazioni dal Veneto, dalla Liguria, dalla Valle d’Aosta…
D- Avete utilizzato, per questa edizione, un modello organizzativo piuttosto diverso dal solito…
R- E’ vero, perché si sono incontrati una serie di soggetti, non soltanto pubblici, che hanno svolto un ruolo significativo nella progettazione dell’evento nei suoi vari aspetti. In modo particolare, per il Casalese, vorrei ricordare il coinvolgimento davvero significativo de l’Operetta, di Highlander, di Discomania, di My Cafè, di Cinelandia e di Music System. L’auspicio è che questo modello organizzativo, visto il risultato, si cementi ulteriormente e si possa applicare anche nell’organizzazione di altri eventi.
D- Chi sarà il prossimo direttore artistico?
R- La nostra fiducia è riposta in Paolo Bonfanti, che, per quanto ci riguarda, seguirà anche l’edizione 2006. Stiamo intanto approfondendo contatti per acquisire esperienze di altre realtà e confrontarle, per costruire la prossima edizione in modo ancora più entusiasmante.