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Progetto Riva di Po: preparativi a Casale per la Consulta dei Sindaci della Media Valle del Po in programma a giugno 12/5/2005
Si sono dati appuntamento per lunedì 16 maggio a Casale Monferrato tutti gli aderenti alla “Consulta dei Sindaci della Media Valle del Po”, in vista della prima convocazione della Consulta stessa, prevista per il 21 giugno prossimo.
L’incontro casalese, che si svolgerà lunedì pomeriggio in Sala Consiliare a Palazzo San Giorgio, sarà il primo dei tre appuntamenti itineranti che si svolgeranno la prossima settimana e che continueranno, dopo l’incontro casalese, il 18 maggio nel Comune di Polesine Parmense e il 20 maggio nel Comune di Arena Po: lo scopo è prepararsi a discutere i temi che saranno al centro della prima convocazione della Consulta dei Sindaci, il primo spazio di confronto fra Comuni, Autorità di Bacino e territorio in merito a temi come la messa in sicurezza e la rivalorizzazione della media valle del fiume Po.
“Si tratta di un’opportunità significativa per la nostra città e per l’Amministrazione – dichiara l’Assessore all’Ambiente Riccardo Revello – in vista dei progetti per la valorizzazione del tratto casalese del fiume Po che stiamo realizzando e che andremo, in un futuro molto prossimo, a completare con efficacia. Nell’incontro di lunedì Casale presenterà la sua domanda di adesione all’Accordo di Programma, che ci consentirà di dialogare con gli altri diretti interessati ai progetti che riguardano questo tratto del fiume. L’Accordo è lo strumento più flessibile e dunque più adatto individuato dall’Autorità di Bacino per promuovere il massimo coinvolgimento di tutte le istituzioni di governo locale che hanno competenze e responsabilità in relazione non solo alla mitigazione dei rischi idrogeologici ma anche alluso compatibile delle risorse ambientali. La programmazione di interventi di prevenzione è irrinunciabile per la salvaguardia delle vite umane e del territorio limitrofo al Po e per far ciò bisogna che ci sia un’informazione accurata in merito allo status idrogeologico in vicinanza di insediamenti e alle caratteristiche dei beni presenti su questo territorio. Il laboratorio Riva di Po rientra fra le iniziative elaborate a questo fine dall’autorità di bacino, insieme al Piano di Manutenzione e al Progetto SAFE”.
Il Progetto Riva di Po, di cui si discuterà ampiamente nel corso dell’incontro di lunedì 16 maggio, consiste in un piano di sviluppo locale per la “formulazione e l’implementazione di buone pratiche di sviluppo locale e di marketing territoriale al fine di rafforzare la cooperazione tra l’Autorità di Bacino del fiume Po e Gli Enti Locali”.
Questo comporta, innanzitutto, l’elaborazione e la condivisione delle strategie più adatte allo sviluppo del territorio e dei corsi d’acqua (anche secondari) e alla sicurezza delle Comunità della Media Valle del Po, coinvolgendo, come sottolinea l’Assessore Revello, tutti gli attori competenti in merito ai processi di trasformazione e regolazione degli usi del territorio, siano essi privati o portatori di interessi organizzati (agricoltori, industriali…) le cui attività vanno a produrre un tipo qualsiasi di impatto sul territorio fluviale in questione.
Il Progetto Riva di Po ha fra le proprie priorità quello di promuovere da un punto di vista naturalistico e turistico l’immagine del fiume Po, realizzare le condizioni per mantenere e migliorare la qualità della vita esistente nel tratto fluviale in oggetto, incentivare la fruzione delle risorse ambientali e storico-culturali, contribuire, in modo particolare, alla formazione di un turismo culturale incentrato sull’asse fluviale della Media Valle del Po e sostenere lo sviluppo delle attività ecocompatibili.
“Il laboratorio Riva di Po coprirà come area di sperimentazione il tratto dell’asta fluviale compreso fra Candia Lomellina e Motta Baluffi, sul territorio di una novantina di Comuni – conclude l’Assessore all’Ambiente Revello - contribuirà alla protezione del fiume e delle fasce fluviali in vista della messa in sicurezza dei residenti, del territorio e delle attività produttive qui localizzate, nella convinzione che i fenomeni di degrado e di dissesto ambientale possano e debbano essere contrastati attraverso una costante e decisa cooperazione fra i soggetti. A fine mese, inoltre, è previsto un incontro con i funzionari della Regione per valutare il progetto di navigabilità e di “rinaturalizzazione”della fascia fluviale casalese, con la possibilità di delimitare una nuova zona a parco ”.
I sindaci interessati dal tratto della media valle del Po sono firmatari di un Accordo di Programma per lo svolgimento di attività finalizzate allo sviluppo e alla sicurezza delle comunità residenti in questo territorio, un Accordo che vede fra i suoi firmatari l’Autorità di Bacino per il Fiume Po, l’Associazione “Acqua Benessere Sicurezza” (ABS), la sede alessandrina dell’Università del Piemonte Orientale, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’Università di Parma e (per quanto riguarda l’Alessandrino) alcuni Comuni come quello di Frassineto Po, Ticineto, Pomaro Monferrato, Valenza, Pecetto di Valenza , Bassignana e Isola Sant’Antonio.
La Consulta degli oltre novanta Sindaci coinvolti avrà il compito di avviare un processo di concertazione che coinvolgerà, oltre ai privati e alle associazioni di categoria come accennato, i soggetti istituzionali come Regioni, Province, Enti Parco, Comuni e Consorzi di Bonifica, secondo un principio di “sviluppo dal basso” e di partenariato istituzionale e sociale, allo scopo di incidere in modo significativo sull’intero comprensorio e di garantire la concentrazione delle risorse verso le priorità strategiche.