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Sicurezza di Nuova Casale: incontro venerdì al Politecnico di Torino 28/7/2004
Un incontro a Torino per discutere del modello di simulazione realizzato dal Politecnico e per decidere gli interventi di messa in sicurezza di Nuova Casale dai rischi effettivi di esondazione.
Questo il primo risultato dell’incontro svoltosi martedì 27 luglio a Parma fra il Comune di Casale Monferrato e l’AIPO, dopo la situazione di eventuale rischio emersa nel vertice tecnico di presentazione della simulazione del Politecnico di Torino.
All’incontro di Parma con il Direttore Generale dell’AIPO ing. Telesca e con il responsabile operativo dell’AIPO per Alessandria ing. Condorelli erano presenti per il Comune casalese il Sindaco Paolo Mascarino, l’Assessore ai Lavori Pubblici Ettore Coppo e l’ingegnere capo del Comune Luigi Deandrea.
“Dalla giornata di studi con i tecnici del politecnico di Torino era emersa nelle scorse settimane una possibile criticità – dichiara il Sindaco Paolo Mascarino – lo scopo dell’incontro a Parma era verificare tale ipotesi e discutere della sicurezza del quartiere di Nuova Casale: vista l’urgenza riconosciuta, si è concordato di accelerare le verifiche sulla situazione dell’argine di Nuova Casale in modo che emergano in tempi più rapidi possibili le indicazioni per gli interventi necessari per la messa in sicurezza della zona”.
A questo scopo avrà luogo venerdì 30 luglio prossimo alle ore 9,30 a Torino nei locali del Politecnico un incontro dove i tecnici, il Comune e l’AIPO esamineranno la situazione di Nuova Casale evidenziata dalla simulazione e di discuteranno le eventuali misure per eliminare una possibile criticità.
Nel corso dell’incontro a Parma è stato affrontato un altro punto molto importante per la città di Casale, ossia il collaudo delle opere di rinforzo degli argini realizzati dall’AIPO.
Tali opere, come evidenzia il Vicesindaco di Casale Ettore Coppo, Assessore i Lavori Pubblici “attualmente sono concluse ma non collaudate. Questo comporta un blocco dell’attività edilizia nei quartieri interessati, in quanto la Regione Piemonte aveva vincolato la possibilità di nuove costruzioni nei quartieri alluvionati fino al perfezionamento dei collaudi dei lavori eseguiti per la messa in sicurezza. Abbiamo dunque concordato con l’AIPO che vengano accelerate al massimo le operazioni di collaudo: chiediamo che, dove ci sia già stata la verifica della congruità tecnica delle opere realizzate e i ritardi di collaudo siano dovuti solo a problematiche amministrative, si possa richiedere alla Regione di superare il blocco delle attività edilizie e il Comune possa riprendere la politica di sviluppo urbanistico dei quartieri già provati dagli eventi alluvionali”.