Comunicati Stampa



Prima seduta della Consulta per la pace 21/1/2004
La “Consulta per la pace, la giustizia e la cooperazione allo sviluppo” muove i primi passi.
Istituita con deliberazione del Consiglio Comunale nello scorso dicembre, la Consulta di riunirà nella sua prima seduta mercoledì 28 gennaio 2004 alle ore 18 nella Sala Consiliare del Municipio di Casale Monferrato, per eleggere il proprio Consiglio Direttivo e cominciare così la sua attività.
Nel luglio 2003 l’Amministrazione casalese nella persona del Sindaco Paolo Mascarino si era fatta promotrice dell’istituzione in Casale di una “Consulta per la pace, la giustizia e la cooperazione allo sviluppo”: ad un primo incontro organizzativo aveva fatto seguito l’invio di una scheda di adesione a tutte le associazioni operanti in città in modo da poter individuare le prime adesioni e i primi referenti da contattare e a metà dicembre scorso il Consiglio Comunale aveva deliberato la costituzione della Consulta.
Il 12 gennaio scorso, infine, il Sindaco Paolo Mascarino ha proceduto a nominare i componenti della Consulta stessa, fra i referenti segnalati dalle numerose associazioni ed enti cittadini che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa: la scelta è caduta sui rappresentanti indicati dall’AGESCI – AIC, dall’Associazione verso il Kurdistan, dalla Consulta Femminile, dalla Coop. Sociale Equazione, dal Coordinamento in Marcia per la Pace, da Emergency, da Il Paniere, dall’Istituto Ricerca Arti Curative SINESTESI, dalla Lega per l’Ambiente Circ. Verdeblu, dalla Novacoop – Sez. Soci, dalla Rete Radièresch e da Rifondazione Comunista.
La prima seduta di mercoledì 28 gennaio prossimo sarà l’inizio di un’attività costante che vuole essere di stimolo e proposta nei confronti dell’Amministrazione, con la raccolta di contributi e suggerimenti utili all’attività futura di tutti i cittadini con compiti anche rivolti al sostegno dello sviluppo sociale ed economico delle popolazioni più povere, fermo restando quello spirito di pace frutto di un’impostazione culturale basata sulla non violenza, una cultura che la “Consulta per la pace, la giustizia e la cooperazione allo sviluppo” si augura possa essere diffusa presso il maggior numero possibile di persone sensibili.