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Conferita medaglia alla memoria del finanziere
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14/2/2008
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casalese Roberto Spirito
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Il comando Generale della Guardia di Finanza ha comunicato all’Amministrazione comunale di Casale Monferrato la notizia del conferimento di una medaglia al valore al finanziere Roberto Spirito, nato a Casale nel 1923. Nei mesi scorsi il Presidente della Repubblica ha infatti firmato il decreto con cui si conferisce “alla memoria” a Roberto Spirito la medaglia di bronzo al Valore della Guardia di Finanza, per i drammatici fatti che ne causarono la valorosa morte nell’aprile del 1945.
“Al nostro giovane concittadino toccò in sorte, certamente voluta e cercata con slancio generoso una morte doppiamente crudele, considerando che il traguardo della liberazione era ormai stato raggiunto dopo anni di lotta partigiana che Spirito ebbe a conoscere di persona – dichiara il Sindaco di Casale Monferrato Paolo Mascarino – siamo lieti che, seppure a distanza di tempo, la nostra Repubblica ed il Corpo della Guardia di Finanza abbiano tributato a Roberto Spirito gli onori giustamente dovuti alla memoria e all’eroismo di chi non esitò ad impegnarsi in prima persona e a sacrificarsi per dare solide fondamenta all’Italia in cui noi oggi tutti viviamo”.
Nei giorni convulsi che accompagnarono la liberazione della penisola dall’occupazione nazista in conseguenza dell’avanzamento delle truppe alleate, il ventiduenne Roberto Spirito si riunì ai compagni del reparto di appartenenza nella Guardia di Finanza (che aveva lasciato per unirsi alla lotta partigiana nel Pavese) per partecipare alla liberazione della città di Pavia, come si legge nella versione degli eventi registrata il 26 aprile 1945 e riportata nella motivazione ufficiale di conferimento: “militare della Guardia di Finanza, reduce da una lunga campagna di guerra condotta assieme ai partigiani dell’Oltrepo Pavese, si presentò spontaneamente al reparto di appartenenza all’inizio dei moti insurrezionali dell’aprile del 1945. inquadratosi volontariamente in un plotone di formazione predisposto per l’occupazione di alcuni edifici pubblici della città di Pavia, si lanciava fra i primi all’attacco di elementi della guardia nazionale repubblicana pesantemente armati. Sprezzante del gravissimo pericolo che lo minacciava, tentò egualmente di raggiungere e disarmare gli avversari. Colpito in tale ed ardimentosa azione da una raffica di mitra, cadde eroicamente dopo aver fermato uno degli antagonisti. Fulgido esempio di dedizione al dovere e di nobili virtù militari, spinte fino all’estremo sacrificio”.
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