La Bacheca


VERRANNO ABBATTUTI I PLATANI DI VIA MARCONI 21/1/2005
COLPITI DALLA MALATTIA DEL “CANCRO COLORATO”. L’AMMINISTRAZIONE PIANTA 150 NUOVI ALBERI.
L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, attraverso il Settore Fitosanitario, ha inviato al Comune di Casale Monferrato l’ingiunzione di abbattimento per otto esemplari di Platano in viale Marconi, ammalati di “Ceratocystis fimbriata”, malattia detta comunemente “cancro colorato”.
I funzionari regionali avevano verificato, durante un sopralluogo avvenuto il 20 luglio scorso in città, lo stato di salute dei platani, che dimostravano di essere in sofferenza e avevano proceduto all’identificazione delle piante da abbattere, secondo i termini fissati dal decreto ministeriale del 1998.
Il Servizio giardini provvederà al lavoro tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio e il legname infetto sarà smaltito nella discarica consortile.
“L’Amministrazione è dispiaciuta per questo abbattimento - dichiara l’Assessore alla Tutela Ambientale Riccardo Revello - L’operazione è però necessaria e non differibile, in quanto la malattia che ha colpito le piante di viale Marconi potrebbe diffondersi ad altre sane. In questo senso dovremo operare con tutta una serie di precauzioni (esecuzione del lavoro nel periodo più freddo e in giornate non ventose, raccolta di tutta la segatura, utilizzo di disinfettanti per l’area interessata…) a tutela del contenimento di ogni possibilità di infettamento di altri alberi. A fronte di questa perdita di piante adulte devo , però, ricordare che l’Amministrazione ha già iniziato nel 2004 un programma di piantumazione di oltre 150 essenze arboree, piante e siepi, in diversi luoghi della città. Si tratta di querce, aceri, acacie, pruni, ibiscus, carpini, lecci e arbusti di lauro, forsizia, rosmarino e altri che saranno messi a dimora nella zona del parcheggio nell’area ex Buzzi di via Parodi ed in altre località, fra cui piazza Castello, via Milano, corso Giovine Italia, via Trino, piazza Duca d’Aosta, nell’area verde IARP, nel parcheggio Famila, nella rotonda di Oltreponte e in strada Cavalcavia. Abbattiamo piante malate, ma ne ripianteremo nei prossimi mesi 88 di alto fusto e 436 essenze di minori dimensioni. Tenteremo inoltre di salvare quelle malate, ma curabili, grazie alla collaborazione del Dott. Agronomo Luigi Delloste, Dirigente del Servizio Giardini del Comune di Torino. La sua consulenza è gratuita in quanto lui, oltre avere origini casalesi, si è appassionato del caso di una pianta da salvare. Si tratta di una notizia curiosa e interessante: abbiamo scoperto, grazie ad alcuni documenti, che il faggio che si trova nei giardini pubblici, dietro alle ex carceri, è stato messo a dimora nell’aprile del 1865 e risulta essere, pertanto, una delle piante più longeve di Casale”.
L’esemplare ha attualmente una altezza di 16 metri, ma è in stato precario di salute. Infatti presenta lesioni aperte al colletto, ferite da taglio marcescenti, depressioni e concavità e l’analisi eseguita con il martello elettronico (resistograph-frattometro) ha dato esiti appena sufficienti. Il dott. Delloste si è offerto per l’intervento di cura e l’Amministrazione sta valutando la possibilità di effettuare per la data del 140° compleanno una simpatica cerimonia.
Proprio nei giorni della sua messa a dimora, infatti, accaddero nel mondo fatti storici rilevanti: il 15 aprile 1865, un fanatico sudista colpì a morte il sedicesimo Presidente degli Stati Uniti d’America Abramo Lincoln, eletto presidente degli Stati Uniti nel 1861 e il 20 marzo 1865 il Re Vittorio Emanuele II di Savoia firmò l'unificazione amministrativa del Regno d’Italia con la Legge n. 2248, che ridefinì l'ordinamento su prefetture, comuni e province, pubblica sicurezza, sanità e lavori pubblici.
“Stiamo effettuando delle ricerche per verificare cosa accadde a Casale Monferrato e nel territorio circostante in quel mese – conclude l’Assessore Revello - E’ nostra intenzione, infatti, realizzare un opuscolo nel quale riportare il testo del documento originale che autorizzava la piantumazione del piccolo faggio e altre curiosità dell’epoca”.